E’ un Milan in trasformazione quello sceso in campo a Genova contro il Grifone.
Ormai è un Diavolo senza il Pipita: il trasferimento dell’attaccante argentino al Chelsea non è ancora ufficiale ma Gonzalo è assente perchè ormai è solo questione di firme ma i rossoneri sono ben consapevoli di dover saper fare a meno di lui.

In attesa della nuova punta, la squadra di Gattuso, rimaneggiata a causa di numerosi squalificati e dei tanti infortunati dimostra ancora una volta, nonostante i limiti, di incarnare alla perfezione le caratteristiche dell’allenatore: il Milan soffre ma regge, stringe i denti e con cinismo chiude la gara 0-2. Tanto basta per scavalcare le romane e salire al quarto posto (a 34 punti) in classifica.

Borini apre le marcature al Ferraris (immagine Twitter AC Milan)

Di buono c’è questo: la squadra di Gattuso dimostra ancora una volta di saper reagire ai periodi bui, di saper stringere i denti per superare gli ostacoli, di sapersi reinventare sempre.

Dopo un quarto d’ora piove sul bagnato e Riccio (in panchina al posto di Ringhio squalificato) è costretto a vedersela con l’ennesima defezione: Zapata è costretto al cambio.
Brutti i primi 45′ caratterizzati da manovra lenta, rischi e difficoltà ad arrivare alla conclusione. Nel secondo tempo è un Milan più voglioso che prova ad alzare il baricentro ma rischia sulle ripartenze rossoblu.
La gara si sblocca solo al 72′ con Borini poi è Donnarumma a difendere il risultato. Dopo tanta tanta paura, Suso chiude i conti.

Nonostante tutte le difficoltà, il Milan può guardare al futuro continuando a coltivare il sogno di conquistare un posto nell’Europa che conta.

Immagine Twitter AcMilan – Luigi Riccio vice allenatore del Milan