Ci risiamo: ancora una volta, con estrema violenza, la tifoseria della Juventus si scaglia a razzo contro Alessandro Del Piero.

Proprio come quando, nel 2018, l’ ex Capitano bianconero osò criticare le parole di Gianluigi Buffon al termine di Real Madrid-Juve, parole alquanto colorite e fuori luogo (ricorderete tutti i fruttini, le patatine e il cuore come il bidone dell’immondizia).

E dico “osò” con cognizione di causa, perché oramai da anni la tifoseria di Madama considera come un oltraggio qualsiasi tentativo di mettere in discussione l’operato di Agnelli & co, anche quando quell’operato dà risultati oltremodo discutibili ( come in questa sciagurata stagione).

Questo accade, signori, quando le vittorie producono deliri di onnipotenza e senso di intoccabilità.

Che poi le parole di Del Piero, nel caso specifico di ieri, sono state a riguardo dell’operato di Calvarese.

Calvarese, reo di aver sbagliato non solo nel caso del fallo ai danni di Cuadrado, ma per tutta la durata della  gara (che pur la Juventus ha vinto). E Alessandro Del Piero ha fatto un discorso più ampio, non ha parlato solo del rigore concesso al colombiano.

Ma nulla: oramai la stragrande maggioranza dei tifosi juventini reagisce alla messa in discussione come all’acido muriatico, infangando senza pensarci su pure uno che ha scritto storia per la Juventus e ha sputato sangue.

Ci si attacca al libro scritto in collaborazione con Crosetti (ricordatemi con chi ha scritto il suo libro Giorgio Chiellini, l’adorato Capitano odierno?).

Ci si attacca al fatto che non abbia difeso la Juventus ( a proposito, dove sono da mesi a questa parte Agnelli e Nedved?).

Leggo: “Un bel tacer non fu mai scritto”.

Come mai questa cosa non l’hanno detta anche al caro Andrea Agnelli quando, incurante dei tifosi, ha scritto un tweet PUBBLICO di complimenti al Zang per la vittoria dello Scudetto?

IPOCRISIA. 

Hanno  davvero una strana concezione dell’amore.

A oggi non posso fare altro che confermare una frase fatta, che fatta non è: a fare il tifo per la Juventus sono veramente in troppi.