L’anno appena concluso si chiude con la “pareggite” del Toro anche a livello europeo

Il 2017 è stato indubbiamente l’anno del “Gallo”.
Non solo secondo il calendario cinese ma anche per il Torino che ha avuto in Andrea Belotti il suo uomo di punta.

Ha convinto particolarmente anche il nuovo acquisto dell’estate, N’Koulou, meno Niang, il giocatore più pagato della storia del Torino e il volto nuovo che qualche dubbio l’ha destato.

Un anno, quello appena concluso, particolarmente emozionante per i colori Granata, che il 25 maggio hanno restituito al pubblico lo stadio Filadelfia, uno dei simboli della storia del Torino, completamente rinnovato.

Per quanto riguarda i risultati, il 2017 è stato indubbiamente l’anno dei pareggi. I numeri sono chiari in tal senso e testimoniano quel “nulla di fatto” nel risultato delle singole partite collezionato dalla squadra dell’ex Mister Mihajlovic (esonerato ad inizio 2018): venti pareggi nell’anno solare.

Che i Granata siano la formazione che ha ottenuto il maggior numero di pareggi in questo campionato non è una novità: quello contro il Grifone è infatti il decimo in diciannove incontri, e nessun’altra squadra di Serie A è andata oltre in questa speciale classifica.

Confrontando il dato con quelli provenienti dai cinque massimi campionati europei (Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna) diventa significativo il fatto che nessuna delle squadre presente in queste cinque competizioni ha raggiunto quota dieci pareggi (a parte il Wolfsburg).
Dunque a livello europeo il Toro è la squadra che maggiormente pareggia.

Per quanto riguarda le vittorie, le più significative sono arrivate nella nella capitale; l’1 a 3 dell’Olimpico contro la Lazio in Campionato, con il primo gol granata di Edera; l’1 a 2 di Coppa contro la Roma ha fatto sognare i tifosi, con il regalo dei quarti di finale.

A proposito invece dei famosi derby con la Juventus, il 2017 è stato piuttosto deludente per i Granata: un pareggio e un 4 a 0.

Con l’arrivo ad inizio gennaio del nuovo allenatore Walter Mazzarri, il Torino sembra però aver ritrovato un certo slancio.

Che il 2018 sia l’anno della risalita?

Silvia Sanmory