La Juventus affronta l’Ajax nel primo dei due match validi per la qualificazione alle semifinali di Champions League.

Per un tifoso bianconero sarà stato difficile non pensare subito a quel 22 maggio 1996 quando la Signora, in finale, batte ai rigori proprio l’Ajax e vince la sua ultima coppa dalle grandi orecchie. 

Sono passati ventitré anni, in panchina non c’è più Lippi ma Allegri.
Peruzzi, Del Piero e Ferrara hanno lasciato il posto a Szczesny, Cristiano Ronaldo e Chiellini.

Anche l’Ajax è cambiata, è una squadra giovane che è passata da Davids e Van Der Sar a Tadic e De Jong e che ha trovato un posto ai quarti di finale del torneo dopo ben 15 anni.

È andata bene o è andata male alla Juventus?
Difficile dirlo.
Anche se i numeri delle precedenti competizioni sono favorevoli ai bianconeri – 6 vittorie, 4 pareggi, 2 sconfitte-  e l’ultimo successo olandese risale al 1974, i Lancieri non sono da sottovalutare.   

L’Ajax è tra le squadre più titolate d’Olanda e del mondo

Ha conquistato 33 campionati, 18 Coppe d’Olanda, 8 Supercoppe d’Olanda, 4 Champions League, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Uefa, 2 Supercoppe Uefa, 2 Coppe Intercontinentali ed è riuscita a centrare il famoso triplete per due volte, nel 1972 e nel 1995.

Il club inoltre ha una storia, tra alti e bassi, di tutto rispetto.

Nasce una domenica di marzo del 1900 in un caffè del centro di Amsterdam.
Deve il suo nome alla mitologia greca e più precisamente al valoroso condottiero Aiace (Aiax in latino), cugino del più famoso Achille. Da qui deriva anche il soprannome tutto italiano di Lancieri, che ricorda proprio la lancia del condottiero greco. 

La squadra arriva velocemente alla massima serie olandese e comincia a vincere titoli su titoli.
Nel 1965 viene allenata da Rinus Michels padre del cosiddetto “calcio totale” che supera la tradizionale divisione del lavoro in campo tra difensori, centrocampisti e attaccanti. Tutti partecipano al gioco in ogni suo aspetto.

Questa idea rivoluzionaria esercita una grande influenza nei decenni seguenti. 

Famosa da sempre per il suo florido vivaio, l’Ajax ha oggi una rosa piena di talento, giovane, spensierata, ma con esperienza, grazie ai non più giovanissimi, e che può prendere spunto dal passato. Sono ben nove i giocatori provenienti dal suo settore giovanile: quella dell’Ajax è una tradizione che non muore mai!

La voglia di rivalsa nei confronti della Juventus è sempre più tangibile. La grinta e la voglia di vincere per entrambi è tanta.

Riusciranno i Lancieri a conquistare la semifinale o si arrenderanno alle gesta della Vecchia Signora? 

 

Alessandra Cangialosi
Foto copertina: Eurosport