Il post Covid ci ha regalato tante sorprese e rivelazioni calcistiche, da Caputo a Barrow al centrocampista rossonero Calhanoglu.

È al Milan dal 2017, ma solo con Gattuso nel 2018 il turco ha trovato una maglia da titolare rossonera.

Con Pioli aveva iniziato in sordina, subito voci di malcontento lo hanno circondato mettendolo in un’ ipotetica lista delle cessioni: invece nel, post lockdown,  Hakan Calhanoglu si è preso una bella rivincita diventando la pedina fondamentale del centrocampo rossonero.

Ibra Calhanoglu
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Non c’è pallone che non intercetti, affondo che fallisca e il gol arriva con molta più facilità; il trequartista infatti sembra più offensivo e preciso che mai tra punizioni e gol al contagiri.

Il turco ha fatto progressi in quanto ad incisività: è arrivato a quota 9 gol, bottino migliore da quando gioca in Italia. Quattro gol e sette assist dalla ripresa della Serie A.

Pioli? Ha cambiato tanto. Mi lascia giocare libero, senza fare casino. Parla con me sempre e mi aiuta. Sono contento. Io gioco anche per lui. E’ una persona molto molto importante per la nostra squadra. Sono contento di avere un allenatore così.

Pioli sa come tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi ed ecco che Hakan ha sfruttato il periodo di stop per allenarsi al meglio e adesso la squadra ne sta beneficiando al massimo.

Calhanoglu e Rebic sono i mattatori che nelle ultime 7 partite hanno fatto svoltare le sorti del Milan acquisendo 17 punti (5 vittorie e 2 pareggi) e rimanendo in piena lotta per una qualificazione Europea.

Oltre al solito Ibra, che ieri sera si è preso la scena con una doppietta.

Calhanoglu oggi ha un motivo in più per essere contento: il Milan ha riconfermato Pioli fino al 2022 e così il giocatore turco potrà ancora contare su chi ha creduto in lui.

Ilaria Iannì