Pausa Nazionali in Serie A. Tanti i convocati in casa Atalanta, tanto che a Zigonia si ritrovano soltanto in otto a svolgere i consueti – ma non meno faticosi – allenamenti. E Gomez proprio non ce la fa a trattenersi: con il consueto atteggiamento scherzoso che da sempre lo contraddistingue, dopo una seduta particolarmente dura pubblica un post su Instagram in cui inneggia agli ‘otto sopravvissuti’:

Il ‘Papu’ in prima linea con una strana fascia, Ilicic con un collare e poi tutti gli altri: Duvan Zapata, Emiliano Rigoni, Marco Tumminello, Robin Gosens, Andrea Masiello e Hans Hateboer. Sono il ristretto gruppo che, mancata la partenza verso i lori rispettivi Paesi, si è ritrovato faccia a faccia con mister Gasperini.

Josip Ilicic, alle prese con una brutta infezione che lo ha tormentato dalla fine di luglio, è tornato finalmente a lavorare nel gruppo. Certo, ci vorrà ancora del tempo prima di rivederlo in campo – la stima è circa due settimane – ma rientrare nel gruppo è stato un vero toccasana, per lui e per la squadra. In grande sintonia con il suo Capitano è Emiliano Rigoni: i due, entrambi argentini con radici italiane, si sono uniti subito anche fuori dal campo. ‘El Rayo’ si è detto entusiasta di questi primi tempi alla Dea, ha svelato piccoli retroscena (pare che su di lui ci fosse anche un interesse della Juventus) e ha omaggiato il suo ex allenatore Roberto Mancini: “L’Italia ha scelto il migliore per gli Azzurri”.

Tra gli irriducibili otto anche Zapata, che ha avuto modo di parlare del suo addio alla Sampdoria: “Se la società decide di non puntare su di te c’è poco da fare: non hanno fatto nulla di particolare per trattenermi, mentre la Dea mi ha voluto fortemente”, ha dichiarato. L’attaccante, malgrado la recente eliminazione dall’Europa League, è convinto che la squadra abbia tutti i requisiti necessari per arrivare nuovamente in Europa attraverso la Serie A.

E poi c’è sempre lui, Alejandro Darìo, che sa sempre trovare un sorriso ma che non ignora le difficoltà ( “Quest’anno sarà più complicato perché hanno imparato a conoscerci”, queste le sue parole sul probabile percorso della Dea in  stagione) né nasconde qualche personale dispiacere: “Se ho digerito il rigore sbagliato contro il Copenhagen? Sì. E’ stata molto più dura mandare giù l’errore contro la Juventus, in Coppa Italia”. Ma tant’è: si sa che i Capitani sono i primi a dover sollevare il morale della loro ciurma, anche se solo di otto sopravvissuti.

 

Daniela Russo

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