Rete pazzesca di Giaccherini a Bologna che regala 3 punti fondamentali al Chievo per la lotta salvezza. D’Anna: “Non posso fare a meno di Emanuele”

Se una cosa bisogno farla, bisogna farla bene. Anzi, più che bene. Alla grande. E’ quello che avrà pensato Emanuele Giaccherini domenica a Bologna, quando il suo Chievo era sotto 1-0 e con un piede in Serie B. L’ex giocatore di Napoli e Juve ha deciso di prendere la squadra sulle spalle e cercare la vittoria in tutti i modi. Ed è così che è arrivata la rete del pareggio, forse uno dei gol più belli di questa Serie A: lancio di Castro, meraviglioso sinistro al volo di Giaccherini che sbatte sotto la traversa e finisce in porta.

Qualcuno ha già detto che è stato un gol “alla Totti” perché ricorda moltissimo due prodezze realizzate dall’ex capitano della Roma contro l’Udinese nella stagione del terzo scudetto giallorosso e contro la Samp nel 2006. Non ci sono molte parole per descrivere la rete di Giaccherini, se non aggettivi come “pazzesco”, “mostruoso”, “clamoroso”, “pazzesco”.

L’allenatore del Chievo, Lorenzo D’Anna ha parlato del suo fenomeno Giaccherini ai microfoni di Radio Rai: “Io lo conoscevo da prima in tv ma poi conoscendolo sul campo ho ritenuto che non potevo farne a meno. Ha carisma, corsa e colpi che ha mostrato oggi. Per il Chievo è una risorsa importante”.

Giaccherini è arrivato a Verona a gennaio, dopo aver disputato la prima parte di stagione con il Napoli dove, però, non trovava spazio. Meglio per il Chievo, che ha trovato un uomo in più per la lotta salvezza. Un uomo che le imprese le conosce e le ha fatte, vincendo il primo scudetto dell’era Conte con la Juventus, segnando anche un gol decisivo; vestendo la maglia della Nazionale con Prandelli, realizzando reti agli Europei e in Confederations Cup; essendo, soprattutto, un uomo-spogliatoio. Mai un litigio, mai uno screzio, ma sempre educato, paziente, rispettoso. Che giocatore.

Oggi il Chievo ha bisogno di lui per tenersi stretta la permanenza in Serie A. E lui è pronto a non deluderlo, a tendergli la mano e accompagnarlo a questa salvezza.

 

Paola Moro