La storia di Godfred Donsah sembra una favola, invece è realtà.  Nel 2007 il padre, Tachi, partì dal Ghana, per uno dei viaggi della speranza, da Tripoli a Lampedusa. Godfred continuava ad andare a scuola, ad Accra e coltivava due sogni: riabbracciare il padre e giocare a calcio. “Mia mamma mi portava a scuola e io le ripetevo che volevo diventare un giocatore di calcio...Papà è partito nel 2007 con una barca, non un barcone. Da clandestino. Erano 30, noi in famiglia avevamo paura. L’Italia era un miraggio, l’idea di un lavoro, lui voleva far studiare le mie sorelle. Era stufo di lavorare nelle piantagioni di cacao, dove ancora lavora mamma e dove ho lavorato pure io”  dichiarò in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

Nel 2011 uno dei suoi sogni si è realizzato, Godfred ha raggiunto il padre in Italia che, nel frattempo, dopo anni di sacrifici raccogliendo pomodori tra Foggia e la Campania, ha ottenuto il posto da magazziniere vicino Como. Arrivato in Italia ha potuto così coltivare l’altro suo sogno nel cassetto. Inizia così per lui la strada del calciatore facendo un provino col Como. Poi nel suo destino è arrivato il Palermo, ma alla scadenza del permesso di soggiorno viene rimandato in Ghana “Sono arrivato al Palermo a 15 anni, mi allenavo con la prima squadra e Miccoli chiedeva quanti anni avevo. Ma non avevo il permesso di soggiorno, quindi più di sei mesi non potevo stare. Acquah è il mio più caro amico. A Palermo mi aiutava, mi dava qualche soldo e mi ha regalato le prime scarpe. Ero abituato a giocare scalzo. Da noi le scarpe le hanno in pochi“.

Dopo il Palermo Donsah approda a Verona  (Primavera e poi il debutto in prima squadra: esordio il 19 aprile 2014 in AtalantaVerona) La fortuna la devo a Sean Sogliano. Non smetterò mai di ringraziarlo. Mi vide e quando ebbi i documenti in regola mi portò a Verona“.  

E’ qui che lo nota il Cagliari che sborsa 2 milioni e mezzo per lui e gli paga 12 mila euro al mese di stipendio. Sembra sempre più una favola, ma è solo l’inizio di una stupenda realtà. Zeman gli da subito fiducia e lo schiera titolare e il giovane Donsah ha modo di dimostrare il suo valore con prestazioni super in mezzo al campo: timido e riservato nella vita in campo è una freccia. Ama gli inserimenti, ha una fisicità notevole ed un buon tiro.

Il ghanese è entrato nel mirino di squadre come Arsenal, Manchester City e Tottenham ma si sono accorti di lui anche le big di casa nostra, la Juventus su tutte. Era appena iniziato il mercato e il suo approdo alla Juve sembrava cosa fatta: quel gioiellino classe ’96 è sempre stato nelle idee di Fabio Paratici che lo ha seguito da vicino già dai tempi del Verona prima di quell’exploit a Cagliari che ha incantato mezza Europa. L’affare però si è complicato e la Juve ha adottato una strategia chiamando in causa il Bologna che ha tesserato il calciatore. Per i prossimi tre anni, la Juve avrà un’opzione virtuale su Donsah. Il centrocampista è del Bologna che si è garantito il calciatore con la formula del prestito con obbligo di riscatto e percentuale sulla futura rivendita per una base di circa 6 milioni più questi ultimi dettagli che possono portare negli anni il costo fino a 10 milioni. E contratto da 5 anni a 500mila euro per il ghanese. Marotta e Paratici hanno ottenuto invece una corsia preferenziale per i prossimi tre anni – fino a giugno 2018 – con possibilità di avere un contratto col Bologna in caso di qualsiasi offerta, rilanciabile chiaramente dalla Juventus. Un passaggio importante per non perdere il controllo di questo talento dal grande futuro. Quando vorrà prendere Donsah, la Juve dovrà comunque discutere con il Bologna di un prezzo che non potrà essere inferiore a quello pagato dal Bologna al Cagliari (ovvero almeno 9/10 milioni di base). Donsah sarà quindi osservato speciale della Juventus: un osservatore bianconero lo terrà d’occhio in tutti gli impegni col Bologna per verificarne la crescita.

La Juve aspetta il momento giusto per portarlo a Torino mentre lui, Donsah ha uno splendido futuro ancora tutto da scrivere.

Caterina Autiero

(*immagine da sportivissimome.it e )