L’uomo italiano del momento, Giuseppe Conte. L’uomo forte delle decisioni drastiche per il bene degli italiani visto nell’ottica della passione calcistica.

In un momento altamente drammatico per il nostro paese – molto probabilmente il più drammatico dal secondo dopoguerra –  tutti sappiamo che tutto si è fermato, o per lo meno, tutto è stato fermato.

Forzatamente, a malincuore, l’Italia è stata fermata, messa in quarantena per la maggior parte dei suoi comparti, delle sue attività commerciali, ricreative e via dicendo.

E’ stato fermato lo sport, tutto, per ultimo il calcio, dopo una carovana di tira e molla surreali.

In Europa il calcio fino ad una settimana fa è andato in scena quasi incurante o poco informato sull’avanzata a passo svelto del COVID-19, seguito da polemiche e richiami a livello internazionale.

L’unico pensiero, giustamente, è puntare a sconfiggere il virus e tornare quanto prima ad una vita, perché anche dire una vita normale, ora come ora, suona strano.

In Italia il Coronavirus è arrivato prima rispetto agli altri paesi europei, in Italia i provvedimenti restrittivi sono stati presi molto prima, in via cautelativa soprattutto.

L’artefice di questi provvedimenti è stato naturalmente il Primo Ministro Giuseppe Conte, diventato nel giro di poco tempo dalla sua comparsa sulla scena politica italica, un vero e proprio idoloper molti.

Giuseppe Conte
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Garbo, educazione, professionalità, determinazione, fascino. L’alto profilo istituzionale del Presidente del Consiglio non è mai passata inosservata, sia da parte dei sostenitori (sia di partito che di quelli puramente ad personam), sia da parte degli oppositori politici.

L’uomo Conte, posato e mai sopra le righe, è noto da pochi anni, come detto, nel mondo politico italiano. Lunga carriera da avvocato e docente universitario, uomo riservato ma disponibile, di lui si sa poco e forse soltanto ora, in questo momento così difficile e incerto per l’Italia, questo signore sta davvero diventando come “uno di famiglia”, vista la costante presenza e i continui (e gustissimi) provvedimenti presi per arginare l’avanzata del virus.

Ma in un momento in cui tutto è fermo, lo abbiamo detto, anche il calcio, facciamo un attimo un 1 + 1 e chiediamoci: il Presidente Conte ama il calcio? E se si, per quale squadra fa il tifo?

A domanda fatta, risposta data: la Roma.

Il Presidente Conte è un tifoso romanista.

Durante un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha dichiarato: 

“Il tifo per la Roma è sbocciato molto lentamente. Mi trasferii a Roma per gli studi universitari, ma i primi anni rimasi tiepido rispetto alle squadre romane. Mi portavo appresso il tifo per il Foggia dell’epopea zemaniana e ancora conservavo il ricordo della Fiorentina di Antognoni”.

In un video diffuso sempre dalla Gazzetta, Conte si diletta magistralmente in una serie di palleggi con lo stilista ed imprenditore Brunello Cucinelli.

Una passione per il calcio quindi, che rende questo signore altero e impostato, uno di noi e forse immaginarlo davanti alla tv di casa, con la sciarpa giallorossa al collo, a tifare per la squadra del cuore, è una bella immagine.

Un’immagine che fa sperare in un ritorno alla vita, alle gioie, allo sport, alle passioni, un ritorno alla vita insomma.

Simona Cannaò