Una delle più grandi tragedie avvenuta in uno stadio italiano, il “Rogo del Ballarin”

Il 7 giugno 1981 si consumò una tragedia a San Benedetto del Tronto. In quel giorno in cui allo stadio era tutto pronto per la festeggiare la promozione in Serie B della Sambendettese.
Ai padroni di casa allenati da Mister Sonetti sarebbe bastato un pareggio contro il Matera per ottenere la promozione.

Allo stadio ‘Fratelli Ballarin’ i supporters avevano introdotto un’ idea che si sarebbe trasformata in orrore:  migliaia di strisce di carta da giornale da utilizzare per la coreografia.

La curva qualche istante prima del rogo.
Foto  da Wikipedia

Prima del fischio di inizio della partita, però, la fatalità: un incendio nella curva Sud, forse a causa dello scoppio di un bengala, e le fiamme divamparono  a causa della presenza di carta.

Gli spettatori provarono a fuggire immediatamente ma fu inutile, perchè 3500 persone rimasero intrappolate: nel panico generale non fu trovata subito la chiave del cancello che separava il campo dalla curva e inevitabilemente l’arrivo dell’acqua, necessario a spegnere l’incendio, fu ritardato.
Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni,  due giovani tifose, persero la vita; 64 persone rimasero ustionate e un centinaio ferite.

E’ la stata la più grande tragedia avvenuta in uno stadio italiano. La partita, che si giocò nonostante tutto, finì 0-0 e la Sambenedettese conquistò la promozione ma non ci fu, ovviamente,  nessuna festa.

Aurora Levati