Il Torino saluta Longo e punta su Giampaolo per la stagione 2020-2021.
L’allenatore, dopo la negativa avventura rossonera vuole rilanciarsi sotto la Mole.

Dopo la stagione conclusa, sotto la gestione Mazzarri-Longo, Cairo ha deciso che il suo Toro dovrà cambiare e diventare più propositivo. Per questo la scelta è ricaduta su Marco Giampaolo.

All’alba della 16ª stagione dell’era Cairo, arriva il 13° allenatore e ci si prepara ad un’ennesima rivoluzione.

Si abbandonerà la difesa a 3 di marca mazzarriana e continuata da Longo, per virare su un 4-3-1-2, con importanza data al trequartista (marchio di fabbrica del tecnico di Bellinzona): il Toro del futuro sarà molto diverso da quello costruito un anno fa da Mazzarri e salvato dal suo successore, non senza difficoltà.

Il ds Davide Vagnati, si dice pronto ad accontentare l’allenatore nella costruzione di un Toro completamente nuovo rispetto al passato… vuoi solo perchè se c’è una cosa che ha accomunato tutti gli allenatori passati è il non aver mai ricevuto una rosa adatta al proprio gioco.

Dopo una stagione complicata e deludente che ha portato la tifoseria alla contestazione nei confronti del presidente, i granata non possono più permettersi errori e dovranno accontentare il più possibile l’allenatore sfruttando al meglio la sua voglia di rivalsa e l’entusiasmo.

Perchè, se il Toro ha bisogno di invertire la rotta, lo stesso club rappresenta per Giampaolo  un’occasione di rilancio dopo la triste avventura rossonera.

Esonerato dopo pochi mesi sulla panchina del Milan, a inizio ottobre, a causa di solo tre successi e quattro sconfitte nelle prime sette giornate di campionato, mister Giampsolo ha l’occasione di tornare a far parlare di sè in modo positivo cercando, con entusiasmo, di ripetere quanto di buono fatto all’Empoli e alla Samp.

Giampaolo ripartirà dunque pieno di motivazioni in cerca di rilancio, il Toro non può sprecare questa occasione e dovrà mettere il tecnico nelle migliori condizioni di dare vita a una squadra competitiva altrimenti sarà un’ennesima sconfitta per entrambe le parti.

 

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