Giacomo Raspadori: da jolly del Napoli a uomo decisivo nella corsa scudetto

Giacomo Raspadori, l’uomo dei gol importanti e pedina chiave per il Napoli. Scopriamo come sta lasciando il segno nella volata finale

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Fonte immagine: profilo ufficiale social "X" di @sscnapoli https://x.com/sscnapoli/status/1921668123414978639/photo/1

Il destino è nelle nostre mani.” 

È così che Giacomo Raspadori, ma per tutti semplicemente Jack, esordisce nel post-partita contro il Genoa (2-2).

Una gara, all’apparenza tranquilla, ma che ha avuto l’epilogo di rendere la corsa scudetto ancora più aperta. Più incontrollabile, ancor di più tutta da vivere. 

Raspadori, l’uomo dei gol importanti, ma non ancora decisivi. Eppure, è proprio lui uno dei protagonisti della volata finale della squadra di Antonio Conte

Il rush finale, il traguardo sempre più vicino. 

Sempre decisivo, anche se il suo minutaggio spesso ne risente. Eppure, nelle ultime undici partite ha messo a segno cinque gol fondamentali. Sette punti fra Fiorentina, Lecce e Genoa. 

Perché, se è pur vero che sono spesso i soliti a prendersi le luce dei riflettori, Jack si è fatto sempre trovare pronto ad ogni chiamata del mister.
Perché quando vuoi qualcosa, intensamente, con tutte le viscere del tuo essere, sai che devi trovare anche quel piccolo spiraglio di luce per poterti mostrare.  

E così ha fatto. E sarà complicato toglierlo da lì, nonostante il rientro di Neres.

Un protagonista silenzioso ma fondamentale. Mai un lamento, solo tanta accettazione delle decisioni del mister.  

Quello stile sobrio e determinato che l’ha sempre contraddistinto, fin dalla sua prima apparizione in azzurro, quel lontano 10 settembre 2022. 

Di presenze ne sono passate più di cento e gol importanti: dalle notti di Champions a Glasgow e Amsterdam, fino ad arrivare al colpo decisivo contro la Juventus nell’indimenticabile stagione finale di Spalletti. 

Rispettoso, anche quando il desiderio di giocare di più era fermo e presente. Ha sempre lasciato il segno: ben 17 gol in maglia azzurra in tre anni. I numeri non mentono in queste ultime partite, e Jack sta dimostrando ancora una volta il suo potenziale.  

C’è e vuole restare.

Ma non è solo questione di reti. C’è di più.

La sua capacità di muoversi tra le linee, di creare spazi, di provare, di tentare la giocata giusta. C’è chi sui social lo ha definito, “il jolly del Napoli”. E forse non hanno del tutto i torti.  

Da possibile partente, nonché addirittura pedina di scambio nella parentesi invernale, a uomo decisivo.  

Reti, appunto, mai banali in ogni senso possibile. Minuti da subentrato, ma anche gol e assist importanti.  17 reti e 10 assist in 106 presenze.
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i quelle 17 reti in azzurro, ben 12 hanno sbloccato la partita per gli azzurri, sia che si parli di pareggio che di svantaggio. 

E c’è sempre lui nella zampata finale nel 2022 e nella volata di tre anni dopo, quell’attuale.

La nuova posizione, dettata anche dall’infortunio di Neres, gli ha permesso di tornare a girare al fianco di un centravanti del calibro di Lukaku. I risultati sotto gli occhi di tutti. 

Eppure, la sua permanenza a gennaio non sembrava così scontata. Tutti, o quasi, erano convinti che trattenerlo fosse uno spreco: poco spazio, modulo non adatto e un rendimento sottotono. Si parlava di cessione, di prestito. Si parlava.  

Fino all’addio di Kvaratskhelia, quando Antonio Conte ha espressamente detto una piccolissima parola: “NO.” 

Jack deve restare e Conte lo sapeva.

Un’alternativa preziosa per il resto della stagione. E ha avuto ragione. Ha aspettato, Raspadori, subentrando nel nuovo modulo del mister, dovuto anche agli infortuni, e ha colto l’occasione. Al volo. Senza fretta ma con molto istinto. 

Va in panchina e non fiata, va in campo e fa la differenza.

Un simbolo di rinascita.

Un ragazzo che ha saputo aspettare il suo momento.

Un ragazzo cresciuto nella provincia bolognese, ma che a Napoli ha costruito anche la sua piccola famiglia, con la compagna Elisa e la figlia Camilla (nata un anno fa).  

Una svolta, una crescita dentro e fuori dal campo, dove la maturità, la consapevolezza e il senso di responsabilità, che l’hanno sempre contraddistinto, assumono un nuovo valore. 

Non solo un jolly, ma un giocatore capace di incidere nei momenti decisivi. Da riserva a uomo imprescindibile, da possibile partente a elemento chiave. La sua storia in azzurro è fatta di pazienza e di momenti decisivi, ma come ha detto anche lui, il destino è ancora più nelle sue mani. 

Perché Giacomo ‘Jack’ Raspadori non molla. Perché quando hai qualcosa di importante per cui lottare, trovi sempre il modo di lasciare il segno. 

 

Rosaria Picale