Non sono passate inosservate le parole di Rino Gattuso, allenatore del Napoli, ai microfoni Sky al termine della sfortunata partita contro l’Inter di Antonio Conte al Meazza di mercoledì scorso.

 

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Fonte: profilo Facebook SSC Napoli

L’episodio

Dopo una meravigliosa prestazione degli azzurri contro i nerazzurri non riescono comunque ad andare oltre il risultato dell’1-0.

Un’Inter nettamente inferiore, salvata solo dalle provvidenziali parate di Handanovic, passa in vantaggio grazie ad un rigore sull’uscita fallosa di Ospina.

Anche Antonio Cassano dice la sua: “Contro il Napoli l’Inter è stata imbarazzante. Gli azzurri in dieci potevano vincere 4-1”,  via Twitch.

Non solo, oltre il danno anche la beffa: Lorenzo Insigne, da capitano, protesta animatamente con l’arbitro Massa per un presunto fuorigioco dei nerazzurri prima del fallo. Niente da fare, Massa ha deciso e Insigne, evidentemente stizzito, non accetta la situazione.

“Vai a c****e”, queste sarebbero state le parole del capitano del Napoli che prontamente viene espulso da un risvegliato Massa – fino a quel momento il direttore di gara non aveva granchè fischiato o estratto cartellini.

I compagni urlano a squarciagola “Non l’ha detto! Non l’ha detto!”.

La decisione resta, il VAR non viene consultato e i microfoni in uno stadio vuoto non danno testimonianza delle parole del napoletano, presumibilmente dette sottovoce. Alla fine viene svelato il labiale: “Vai a ca**re! Rovini le partite, fenomeno”.

Gattuso, a fine partita, ai microfoni Sky non le manda a dire:

Solo in Italia vedo che un arbitro espelle un giocatore, per di più il capitano, per averlo mandato a quel paese, altrove non succede. Inoltre eravamo nettamente superiori. Capisco la difficoltà nel fare questo mestiere ma un arbitro non può essere permaloso ma deve ragionare obiettivamente“.

Sono giuste le parole del Mister?

Bisogna considerare alcuni fattori: prima di tutto la pressone dei giocatori in campo, il nervosismo che sale dopo una grande prestazione e vedersi ribaltare tutto in men che non si dica.

Gattuso inoltre, nella sua gloriosa esperienza da calciatore, sa che nell’agonismo sportivo gli animi si scaldano facilmente e bisogna saper soppesare scelte del genere, estrarre o meno cartellini rossi, eventi e reazioni devono essere contestualizzate.

Tuttavia il calcio deve insegnare il rispetto, soprattutto a chi lo guarda, e rivolgersi così ad un direttore di gara non è nel protocollo e in questo caso Massa ha tutte le ragioni.

La frustrazione del mister, e non solo, proviene dal fatto che episodi del genere accadono sempre e quasi mai si viene puniti, a volte ci si rivolge agli arbitri anche in maniera nettamente peggiore, come ha ricordato Bruscolotti ex capitano del Napoli: “Ci sono squadre come la Juve a cui è permesso accerchiare l’arbitro”.

Dunque ciò che fa più rabbia non è giustificare l’irrispettosità di un giocatore in campo nei confronti dell’arbitro ma è il metro di giudizio che non viene applicato in maniera equa.

A condannare l’arbitro Massa non sono solo i napoletani e gli azzurri, di parte, ma anche giornalisti come Michele Criscitiello che  ha affermato:

Massa ha sbagliato, doveva ammonire Insigne e fargli un rimprovero. Massa è un arbitro scarso, ha voluto fare il fenomeno. Rizzoli deve sospenderlo per almeno un paio di settimane“.

Parole dure quelle del giornalista ma non del tutto prive di obiettività. La prestazione di Massa è stata vista da tutti: ai limiti dell’indecente, insicuro e improvvisamente protagonista non da elogiare.

A giustificare, in un certo senso, Insigne ci pensa anche l’ex Napoli Ciro Ferrara:

“E’ capitato a tutti noi ciò che è capitato ad Insigne, anche al sottoscritto. Alle volte è andata bene, altre meno. Il vaffa in faccia, in uno stadio vuoto ha influito. Ho letto che Lorenzo si è scusato. Lui è il capitano, ha commesso un errore e lo ha ammesso. Si guardi avanti“.

Parole che potrebbero essere rivolte soprattutto a chi attribuisce a Insigne la colpa colpa della sconfitta, del non essere in grado di poter fare il capitano di una squadra come il Napoli. Un ragazzo napoletano da sempre acclamato ma anche, purtroppo, spesso additato dai suoi stessi tifosi.

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Fonte: profilo Facebook SSC Napoli

Si è alzato un moralismo stantio, ipocrita. Una polemica inutile che mette in ombra la grande prestazione del Napoli e soprattutto dell’uomo dato in sacrificio, forse in una delle sue miglior stagioni.

E voi lettori, cosa ne pensate delle parole di Gattuso?

Valentina Vittoria