Il giorno dopo Juventus-Atletico Madrid, la folla bianconera aveva un nuovo pupillo da coccolare: Leonardo Spinazzola.

Il terzino ha stupito non soltanto per l’intraprendenza con cui ha affrontato la delicata partita, ma anche per le doti tecniche e fisiche messe in mostra nell’arco dei minuti disputati. Il suo apporto sulla catena di sinistra si è rivelato una risorsa, forse inaspettata  per chi non ne conosceva ancora del tutto le caratteristiche.

Spinazzola
Gazzetta Web

C’ è tuttavia qualcuno che non è affatto sorpreso, e risponde al nome di Gian Piero Gasperini.

Il mister della Dea  lo ha allenato all’Atalanta e lo ha fortemente voluto tra le fila bergamasche. Lo aveva notato già dai tempi in cui era sulla panchina del Genoa, quando Leonardo  militava nel Perugia.

“Quando passai a Bergamo lo chiesi immediamente a Sartori”.

Nel 2016 Spinazzola passa dunque al club bergamasco,  del quale aveva già fatto parte per i primi 6 mesi della stagione 2014/15. In realtà il terzino è dal 2010 proprietà della Juventus, che lo cede in prestito in attesa della sua maturazione. E’ sotto l’ala di Gasperini che il giovane viene maggiormente testato, impiegato come titolare e con continuità. Sempre con lui il giocatore ha uno scontro durante il mercato estivo del 2017, quando prova con tutte le sue forze a approdare – finalmente – alla Juve. Tutti ricorderanno la lettera che Leonardo scrisse sui social, appellandosi alla società orobica affinché lo liberasse:

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Mi dispiace. Mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso, perché chi mi conosce sa prima di tutto che persona io sia e con che valori. Poter tornare alla Juventus a 24 anni è il raggiungimento di un sogno. Un sogno sudato combattuto cercato e finalmente concretizzato dopo anni di prestiti e sacrifici. Bergamo, l'Atalanta e i suoi tifosi, la famiglia Percassi, Mister Gasperini ed ogni singolo giocatore e membro dello staff sono stati per me fondamentali affinché questo sogno si potesse finalmente concretizzare lì davanti a me, e li ringrazierò sempre. Bergamo mi ha accolto, fatto maturare e crescere, mi ha sostenuto e aiutato. Io sono e sarò sempre grato all’Atalanta, che resti o non resti un giocatore nerazzurro. Perché sono un professionista e perché sono felice di vestire questi colori con cui abbiamo fatto grandi cose la scorsa stagione e qualunque cosa accadrà continuerò ad esserlo. Ma non chiedetemi di smettere di sognare. Perché ci sono treni che forse passano una volta sola nella vita ed io ora farò di tutto per prenderlo, sempre e comunque con l'Atalanta nel cuore. Leonardo.

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Ma l’Atalanta – soprattutto Gasperini – non gli concede di prendere quel treno tanto aspettato. Il tecnico avrà parole molto dure per lui. Spinazzola rimane ancora un anno a Bergamo, accanto al mister che gradualmente si ‘scongela’ e recupera il loro rapporto.

Quell’anno in più serve molto a entrambi e se oggi ‘Spina’ è quello che è, lo deve molto al Gasp. Il quale dal canto suo ne sottolinea con fierezza la versatilità: Leonardo Spinazzola è adatto a ogni tipo di difesa, in Italia come in Champions.

Parola di Gian Piero Gasperini.

Daniela Russo