Da quando è seduto sulla panchina della Dea, gli orobici non si pongono più limiti: combattono, conquistano, entusiasmano. E l’ artefice è lui, Gian Piero Gasperini

Ha invitato i tifosi ad accogliere i ragazzi all’ aeroporto, e loro hanno ubbidito, immediatamente. Oramai a Bergamo è impossibile non accontentare Gian Piero Gasperini: l’uomo che in poco più di un anno ha preso la Dea e l’ha trasformata in una incredibile, bellissima realtà del calcio italiano.

Questo entusiasmo, che ha spinto per ben due volte di fila una folla di supporters a Orio, è lo stesso che trasuda dagli spogliatoi nerazzurri. Tanto che “in questo momento, con il morale altissimo, possiamo fare risultato contro chiunque”, ha dichiarato lo stesso tecnico dopo la vittoria in dieci  contro la Roma. Ed è così, difatti: nel giro di una settimana l’Atalanta ha sbancato Olimpico e San Paolo. Una Dea bella, che lotta, azzanna ma sa anche stringere i denti e soffrire: carattere da grande squadra.

Il lavoro di Gasperini è evidente in ogni aspetto di questa squadra. Un allenatore spesso incompreso, discusso, classificato come “non all’altezza di grandi club”: ricordiamo la dolorosa e brevissima esperienza all’ Inter, conclusasi con un esonero figlio della mancanza di pazienza. Perchè Gasperini ha bisogno dei suoi tempi per produrre risultati ma dopo, a ragion veduta, questi risultati arrivano sotto forma di un abbondante raccolto.

Dalla primavera della Juventus, passando per Crotone e arrivando al Genoa, quello che spicca agli occhi degli intenditori è la capacità del piemontese di migliorare le compagini da lui allenate. Così decide pian piano di trasformare l’Atalanta da squadra che lotta per la salvezza a una piccola realtà alla conquista dei vertici: se Gasperini non va in una grande, sarà Gasperini a provare a forgiarne una. Tenace, testardo, votato allo spirito di sacrificio, ha saputo trasfondere questi suoi elementi caratteriali al proprio organico, imprimendogli una precisa identità.

“Cercheremo di lottare su tutti i fronti fino alla fine: il calendario non ci è benevolo, ma cercheremo di affrontare ogni match al massimo”: queste sono state le sue ultime parole dopo la vittoria con i giallorossi. Juventus e Borussia, prossime rivali blasonate, sono avvisate: la Dea sta alzando l’asticella. E non vi renderà la vita facile.

Daniela Russo