La rinascita della Fiorentina in Serie A: dalla zona retrocessione alla mentalità vincente firmata Vincenzo Italiano.

La Fiorentina vista nella scorsa stagione di Serie A non è sicuramente la stessa squadra che i suoi tifosi, e non solo, stanno avendo modo di seguire quest’anno. I nomi dei giocatori sono in fin dei conti più o meno gli stessi. Fatta eccezione per qualche innesto come quello di Nastasic, Odriozola, Torreira e Nico Gonzalez.

Certamente non nomi di poco conto, visto l’impatto positivo che hanno comunque saputo dare alla squadra. Ma non solo questi approdi hanno davvero cambiato le cose. Chi ha deciso di accettare la sfida di ‘adottare’ club viola e di riportarlo a pensare da vincente è, ad oggi, sicuramente Vincenzo Italiano.

Il tecnico, nato in Germania ma di origini siciliane, è arrivato a Firenze dopo essere stato reduce da un buon campionato di Serie A condotto alla guida dello Spezia la scorsa stagione. Annata terminata con l’ottimo risultato di una riconferma della presenza della squadra anche per l’anno successivo.

La Fiorentina, invece, dopo un anno turbolento, fatto di tanti punti persi e di panchine traballanti (in un anno prima Iachini, poi Prandelli hanno guidato la squadra), aveva bisogno di cambiare direzione e di ritrovare quell’aggressività che ormai sembrava essere svanita.

L’arrivo di Vincenzo Italiano alla Fiorentina: la svolta inaspettata

La Fiorentina ha quindi terminato la scorsa stagione di Serie A posizionandosi 13ª in classifica con 40 punti. Specialmente nelle ultime sfide di campionato c’è stato chi l’aveva data per ‘spacciata’, dal momento che la zona retrocessione della classifica era diventata quasi un incubo che le manteneva costantemente il fiato sul collo.

Eppure la squadra, rimasta compatta, ha comunque stretto i denti e ha deciso di restare ancorata con tutte le proprie forze all’ambitissima Serie A. Il 1° luglio del 2021, poi, è arrivata quella svolta, necessaria, che forse nessuno si sarebbe aspettato. Dopo una rottura imprevedibile tra Gennaro Gattuso e Rocco Commisso, il nome a cui sarebbe stata affidata la panchina viola è improvvisamente cambiato.

Vincenzo Italiano, infatti, desideroso di compiere un ulteriore passo in avanti per la sua carriera, ha deciso di accettare la sfida lanciatagli dal presidente della Viola. L’allenatore, però, è riuscito a fare anche di più: ha raccolto un gruppo sfiduciato e ha infondato in esso una forza di volontà tale da affrontare a testa alta anche le big di un campionato difficile.

Ha, perciò, così messo in difficoltà l’Inter di Inzaghi e la Juventus di Allegri, tra le altre. Ha portato a casa un’importante vittoria contro il Milan di Pioli, club rossonero che fino a un attimo prima era stato il ‘primo della classe’ insieme al Napoli di Spalletti. Grandi club, con grandi allenatori che, ad oggi, la Fiorentina di Italiano non ha avuto paura di affrontare.

La Fiorentina si piazza al settimo posto in Serie A e coccola le sue ‘colonne portanti’

Vincenzo Italiano è riuscito, quindi, in pochi mesi a ridare linfa nuova a giocatori che avevano semplicemente bisogno di essere spronati e incoraggiati. Così com’è avvenuto ad esempio con Saponara che, dato in partenza, alla fine dei giochi è rimasto a Firenze e sta conducendo, fin qui, una stagione pazzesca.

Per Gattuso, infatti, il trequartista non sarebbe stato al centro del progetto tecnico. Italiano ha, però, bloccato prontamente la sua partenza, avendo lavorato con lui allo Spezia l’anno precedente. E il tempo gli sta dando certamente ragione.

Ma ad oggi il tecnico dei viola è chiamato a dover gestire anche un’altra importante e particolare situazione: quella legata non tanto al futuro quanto più al presente di Dusan Vlahovic. Il serbo, infatti, ha espresso la volontà di non voler rinnovare per compiere il tanto atteso salto di qualità altrove.

Vlahovic è un ragazzo particolare bisogna cercare di avere la parole giuste, stimolarlo, renderlo partecipe di tutto. La sua forza è la concentrazione durante gli allenamenti: questo gli permette di arrivare in partita tirando fuori grandi prestazioni. Sta iniziando ad essere concreto e a fare il lavoro per la squadra e, contando che parliamo di un 2000, credo abbia davanti una grande carriera“, ha riferito ai microfoni di Dazn lo stesso Italiano nel post partita di Fiorentina-Milan terminata 4-3 lo scorso sabato 20 novembre.

Un lavoro di squadra, condotto egregiamente dal tecnico per e con i suoi giocatori. Alcune pedine, ormai inamovibili nel gioco proposto, hanno fatto sì che la Fiorentina potesse affrontare qualsiasi avversario con la voglia di dimostrare le proprie qualità. Affidandosi spesso e volentieri a un ragazzo del 2000 che promette di fare vedere grandi cose agli amanti del calcio.

Ora la storia inizia a farsi interessante, al punto tale che la Fiorentina c’è e ci vuole credere. È un squadra ben piazzata in campo che sogna l’Europa. Chissà che, con un pizzico di fortuna e con una costanza di questo genere, il sogno della Viola non possa diventare davvero realtà.

Arrivando così a dimostrare che la parte più bella del calcio è quella di essere di tutti e per tutti. Puntando alle competizioni europee per dimostrare di comprendere quale sia la forza di una rosa composta da 26 giocatori. Con un allenatore, pronto a qualsiasi gioia e dolore, sempre al loro fianco.

Alessia Gentile