La Fiorentina è in crisi: a un passo dalla zona retrocessione, nonostante l’esonero di Iachini e l’arrivo di Prandelli, la situazione non sembra affatto migliorata.

Commovente il ricordo di Paolo Rossi prima del fischio di inizio.

La Fiorentina non vince più. Non solo, non gioca più.

L’assenza di idee, di gioco e di mordente ha condotto la squadra di Prandelli alla pesante sconfitta contro l’Atalanta, l’ennesima di una stagione che la tiene a pochissimi passi dalla zona retrocessione.

Nonostante il primo tempo tutto sommato positivo, con la Viola che riesce a contenere le avanzate offensive dell’Atalanta (orfana di Gomez).

Allo scadere del primo tempo, però, arriva la rete del vantaggio per i bergamaschi, a segno con Gosens e nel secondo tempo il crollo fisico e mentale della squadra di Prandelli unita alle due reti di Malinovskyi e Toloi, mettono definitivamente un punto a una gara a tratti imbarazzante.

 

La sconfitta porta con se strascichi di malumore ormai generalizzato in casa viola, tanto da costringere la dirigenza a una decisione tanto inusuale – se si pensa che il campionato è a poco più di un terzo del suo svolgimento – quanto drastica; la squadra resterà in ritiro fino a data da destinarsi.

Si tornerà in campo mercoledì per il turno infrasettimanale e non è ancora chiaro se il ritiro sarà prolungato fino alla partita di sabato contro il Verona o addirittura oltre.

C’è da dire che il calendario delle prossime gare da qui alla sosta natalizia non è favorevole alla Fiorentina, che si troverà ad affrontare il Sassuolo di De Zerbi (che in trasferta ha un’ottima media realizzativa), il Verona (reduce dalla vittoria contro la Lazio allo Stadio Olimpico) e – ultima ma non ultima – la Juventus.

Fondamentale, a questo punto, un netto cambio di rotta per la squadra di Prandelli, chiesta a gran voce anche dalla tifoseria.

All’ingresso del centro sportivo è apparso uno striscione di forte contestazione da parte dei tifosi viola: “Il nostro amore per la maglia è infinito, la pazienza no… Svegliatevi tutti!

Sintomatico del fatto che ormai non c’è più tempo da perdere e la piazza fiorentina non è disposta ad accettare ulteriori passi falsi.

Micaela Monterosso