Cristiano Biraghi, con la sua prima doppietta personale, si conferma un imprescindibile per mister Italiano

Chiamato dai tifosi “Biro”, grazie ai due splendidi gol direttamente su punizione, da oggi lo si potrà chiamare “Biraggiro”, proprio come la Fiorentina hanno intitolato il post per festeggiare il suo capitano.

Cresciuto tra Atalanta e Inter, si è fatto le ossa tra vari prestiti per poi andare a Pescara per conquistarsi la salvezza in Serie A.

Ecco che nel 2017 approda alla Fiorentina e vive con la sua squadra quel dramma che nessuno dimenticherà mai, la morte del suo capitano Davide Astori.

Dopo due anni nella viola in pianta stabile, ritorna alle sue origini in prestito a casa Inter per dividersi la fascia sinistra con Ashley Young sotto la guida di Antonio Conte.

Nel 2020 ritorna alla Fiorentina firmando il rinnovo fino al 2024. Quest’anno Italiano decide di mettergli al braccio la pesante fascia da capitano lasciata libera nella cessione di Pezzella.

Titolare inamovibile oltre che capitano tutto corsa e cuore. La consapevolezza di poter ancora migliorare nonostante i 29 anni sono frutto di un grande lavoro di costanza e sacrificio.

Biraghi ha saputo essere umile, adeguarsi a ogni indicazione e richiesta dei suoi allenatori. Con queste ottime prestazioni, potrà essere anche un elemento importante dello scacchiera della Nazionale italiana di Roberto Mancini con l’assenza di Spinazzola.

Ora sono 5 le reti stagioni e iniziano a pesare sullo score. La sua perseveranza lo ha portato a diventare uno dei più prolifici su punizione in questa stagione.

Una serata da incorniciare quella contro il Genoa che lo ha portato sotto i riflettori e da alla Fiorentina la possibilità di potersi affacciare con prepotenza tra le pretendenti per un posto in Europa.

La guida di Italiano fa il resto nel far uscire il meglio dai suoi uomini:

Mister Italiano? Giocare con lui è divertente perché tocchi tanti palloni. 

Raffaella De Macina