Nel corso della cerimonia, è stato istituito anche un premio Fair Play alla memoria di Davide Astori

La “Hall of Fame” celebra coloro che hanno fatto la storia del calcio italiano; si svolge con cadenza annuale attraverso una cerimonia al “Museo del Calcio” di Coverciano.  I premiati consegnano un ricordo della loro carriera che si aggiunge alla collezione all’interno del Museo; ogni anno la giuria, composta dai direttori delle principali testate giornalistiche sportive, elegge i meritevoli di rientrare nella Hall of Fame per ogni categoria.

Premiazione – Entrano da oggi a far parte della Hall Of Fame – insieme a Bagnoli e la Vignotto –  Conti, campione del Mondo di Spagna ’82, Ruud Gullit,  protagonista del Milan degli anni ’80 e ’90 e Alessandro Del Piero, storico bianconero che nel 2006 è stato campione del Mondo.

È stato inoltre istituito un nuovo premio “Fair-Play” in onore della Fiorentina, per lo scomparso capitano viola  Davide Astori.

CONTI – Soprannominato ‘Marazico’ (dalla fusione tra Maradona e Zico), è stato campione del Mondo nel 1982 ma la sua carriera è stata indissolubilmente legata ai colori giallorossi: diciannove anni con la Roma (con due brevi parentesi nel Genoa): 402 presenze e 47 gol totali con la maglia della Lupa. Una storia iniziata nel 1973  e terminata nel 1991 con una indimenticabile serata all’Olimpico. La sua delusione più grande? Il rigore sbagliato nella finale di Coppa dei Campioni del 1984 contro il Liverpool.

GULLIT- Chiamato anche Tulipano nero e Simba (soprannome coniato per lui da Gianni Brera per i suoi capelli fatti da dreadlocks, che ricordavano la criniera di un leone): Pallone d’oro 1987 con il Milan e campione d’Europa nel 1988 con la nazionale olandese.
Nel Milan e nella nazionale orange ha formato con Frank Rijkaard e insieme con il centravanti Marco van Basten il trio olandese che permise una lunga serie di vittorie internazionali ai rossoneri tra gli anni 1980 e 1990. Ha giocato anche nel Feyenoord, nel PSV, nella Sampdoria e nel Chelsea.
Durante la cerimonia, ricordando i suoi successi, ha dichiarato che un calciatore non deve solo giocare bene ma  essere anche un modello per i giovani. Avendo indossato la maglia rossonera,  ha parlato di Gattuso precisando che per valutare un allenatore bisogna aspettare almeno tre anni e che  “Ringhio” ha appena cominciato.

DEL PIERO- Indimenticabile Pinturicchio per l’eleganza del suo stile di gioco,  Capitano della Signora dal 2001 al 2012, ha segnato in tutte le competizioni  cui ha partecipato con la squadra della quale detiene il primato assoluto di 290 reti e di 705 presenze. In azzurro ha totalizzato 91 presenze e 27 reti, partecipando a tre Mondiali e quattro Europei. Detiene il secondo posto nella classifica dei migliori marcatori italiani di tutti i tempi con 346 gol segnati in carriera, e si è aggiudicato quattro titoli di capocannoniere: in UEFA Champions League nel 1998 con 10 gol, in Coppa Italia nel 2006 con 5 gol, in Serie B nel 2007 con 20 gol e in Serie A nel 2008 con 21 gol.
L’European Sports Media afferma che sia stato inserito per tre anni consecutivi (1995-1996, 1996-1997, 1997-1998) nella squadra dell’anno. Nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, che conta i 125 giocatori migliori viventi stilata da Pelé e dalla FIFA per celebrare i cento anni della Federazione internazionale. Sei volte tra i 50 candidati al Pallone d’oro, dove raggiunge quarto posto nel 1995 e nel 1996. L’AIC lo nomina il migliore calciatore italiano nel 1998 e nel 2008; nel 2007 vinse il Golden Foot.

In occasione del suo riconoscimento dice: “Io ho cominciato da bambino a giocare a pallone: in strada, in cortile, dove capitava. Ero il più piccolo e il più timido, ma ho rincorso il mio sogno di fare il calciatore con determinazione e passione. Un sogno che poi si è avverato e che si è concluso con la massima aspirazione: la vittoria del Mondiale. Ho realizzato il mio sogno con il sacrificio e la voglia di vincere sempre“.

Un grande motivo di orgoglio essere riusciti a prendersi uno spazio al Museo ed essere entrati ufficialmente attraverso questa Cerimonia tra le grandi glorie del football italiano.

Ilenia De Sena

(tutte le immagini tratte dai profili Facebook di FIGC e Alessandro Del Piero)