Valenciennes, stadio du Hainaut, le Azzurre schierate al centro, una accanto all’altra, i volti tesi, gli sguardi emozionati.
Sulle note di “Fratelli d’Italia” le voci fiere, Elena Linari con gli occhi chiusi, concentrata.

Nella mente scorrono anni di sacrifici e lotte, le frasi di chi nel tempo le ha etichettate in ogni modo indicibile e la consapevolezza di aver compiuto un’impresa, la gratificazione personale e la realizzazione di un sogno.

Un sogno conquistato, un sogno che non deve finire presto, un sogno che va onorato.

Non sarà l’esperienza, la preparazione o la fisicità delle avversarie a impedire a queste ragazze di volare.

Così le ragazze di Milena Bertolini, nella gara d’esordio, gettano il cuore oltre l’ostacolo come hanno sempre fatto. Stringono i denti, soffrono e alla fine, meritatamente trionfano.

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Le Matildas fisicamente più forti e veloci passano in vantaggio.
Al 9′ gol annullato alle azzurre per fuorigioco millimetrico.
Al 21′ Capitan Gama stende in area il talento australiano Kerr. L’arbitro assegna il penalty che Giuliani respinge proprio sui piedi dell”attaccante avversario.
Le nostre ragazze vanno sotto immeritatamente e subiscono un po’ di contraccolpo psicologico.

Nella ripresa è un’altra storia.

Il grande carattere delle Azzurre supera tutto.
Il gruppo si compatta e si scrolla di dosso la paura: l’Italia attacca spietata e dopo un altro gol annullato (questa volta a Sabatino) e varie tentativi, con Bonansea trova prima il gol del pari e allo scadere il gol della vittoria.

Non ci stanno a perdere

L’ultima sconfitta delle Azzurre risale al 4 settembre 2018, contro il Belgio, in una gara valida per le qualificazioni mondiali ma con il pass francese ormai staccato. Non contempliamo nemmeno la finale di Cyprus Cup persa solo ai rigori.

bonansea bertolini

La vittoria di chi ci crede

E’ la vittoria di una filosofia di gioco: le ragazze, dopo aver raggiunto il pari contro una nazionale sulla carta superiore, non si sono accontentate, non hanno pensato a difendere ma hanno continuato a giocare alla ricerca del successo.
E’ la vittoria della tecnica: Bonansea ne è l’esempio. Classe e umiltà a servizio della squadra.
E’ la vittoria della tattica (giusto per ricordare a chi le spara grosse che la tattica è cosa anche del gentil sesso). Bertolini nella ripresa cambia: dentro Bartoli a sinistra a contenere Carpenter e Kerr, Guagni passa a destra e si alza Bergamaschi.

E’ la vittoria di chi non molla mai e di chi crede che il calcio è calcio a prescindere da chi lo pratica, perchè in fondo quel che conta è che regali emozioni.

E, le #RagazzeMondiali, ci stanno davvero emozionando!

 

Caterina Autiero