Sabato sera ricco di eventi per il Bel Paese. Gli amanti della musica italiana aspetteranno con ansia l’attesa del vincitore della 66esima edizione del Festival di Sanremo. Gli amanti del pallone saranno in trepidazione per la sfida scudetto tra Juventus e Napoli. In fatto di ascolti sarà una bel duello quello tra il Festival della canzone e il big match di serie A. Si sa che per gli italiani il calcio è pur sempre il calcio e Juve-Napoli sarà una gara che attirerà l’attenzione di tutti gli amanti di questo sport. Per la competizione musicale il rischio di perdere spettatori è altissimo e  Carlo Conti, conduttore della kermesse, ha invitato a “registrare la partita“.

Suggerimento respinto al mittente soprattutto dai tifosi bianconeri e partenopei. La partita vale più di tutto!

Eppure c’è un modo per unire le due cose: basta “semplicemente” portare Sanremo allo Stadium. Per fare ciò abbiamo ipotizzando le probabili formazioni che sabato sera scenderanno in campo e abbiamo assegnato a ogni campione una canzone della storia del Festival.

I Bianconeri dovranno fare a meno di molti infortunati. Chiellini su tutti complica i piani di Allegri che dovrà decidere se cambiare modulo o affidarsi a Rugani.  Molto più probabile che il tecnico toscano opterà per una difesa a quattro schierando un particolare 4-3-3 (o 4-3-2-1 che dir si voglia).

ALLEGRI: CambiareAlex Baroni (Sanremo 1997) Arrivato all’ombra del predecessore non ha cambiato molto ma ha lavorato su una base consolidata. Poi c’è stata una rivoluzione e l’intento dell’allenatore bianconero era quello di cambiare modulo. Per assenza di uomini utili al suo progetto ha alternato più sistemi di gioco a inizio stagione salvo poi tornare al vecchio collaudato 3-5-2. Ora, nel momento clou dell’annata, con molte defezioni, ultima quella di Chiellini, il tecnico livornese è costretto a cambiare (ancora).

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BUFFON: Non Ho l’età Gigliola Cinquetti  (Sanremo 1964) Il numero 1 bianconero sembra ancora un giovincello uno che non ha l’età per appendere i guantoni al chiodo.

LICHTSTEINER: Vado al massimo – Vasco Rossi  (Sanremo 1982) L’esterno svizzero quando gioca sembra incontenibile e sulla fascia destra percorre chilometri essendo efficace sia in fase offensiva che in fase difensiva.

BARZAGLI: L’immensità – Don Backy e Johnny Dorelli (Sanremo 1967) Soprannominato The Wall dai tifosi bianconeri, Andrea Barzagli è considerato un elemento fondamentale per la retroguardia juventina, immensamente grande!

BONUCCI: Senza Pietà Anna Oxa (Sanremo 1999) Leo è diventato ogni giorno sempre più “bianconero dentro”. Ha compreso il peso della maglia ed è uno di quelli che spesso indossa i panni di trascinatore.

EVRA: Al di là di questi anni Marina Rei (Sanremo 1996) Il terzino trentaquattrenne apporta esperienza e maturità alla squadra bianconera.

STURARO: Vita spericolata Vasco Rossi (Sanremo 1983) Il centrocampista in campo è spericolato: corre a più non posso, s’inserisce, “picchia”, intercetta.

pog marMARCHISIO: Una storia importanteEros Ramazzotti (Sanremo 1985) Tra il Principino e la Juventus c’è un legame molto particolare. Nato a Torino, indossa la maglia bianconera da sempre e per sempre perchè lui è considerato a tutti gli effetti una bandiera.

POGBA: Se adesso te ne vaiMassimo Di Cataldo (Sanremo 1996) Corteggiato da molti club d’Europa, a ogni sessione di mercato viene dato per partente. Alla Juve ci sono abituati e c’è anche la consapevolezza che forse, un giorno, il francese farà le valigie. Ma quando avverrà, caro Paul, non voltarti!

CUADRADO: La folle corsaLittle Tony (Sanremo 1971) Lui ha deciso molte partite importanti per la corsa dei bianconeri alle posizioni di vetta. Lui che nella folle corsa ha la sua arma migliore.

DYBALA: Piccola Piccola  – Carmen Villani (Sanremo 1969) “Piccola piccola sto chiusa nel tuo cuore e non pretendo che tu già mi chiami amore ma so che il tuo sorriso va in cerca del mio viso e gira gira gira gira gira intorno a me” recita il testo della canzone. Ebbene, Dybala, nonostante la giovane età e quell’aria da bambino, con umiltà e talento in pochi mesi è riuscito a non far rimpiangere Tevez, a entrare nel cuore dei tifosi bianconeri  e diventare un giocatore fondamentale: una vera Joya che regala sorrisi! La Juve gira intorno a lui!

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MORATA: Non riesco a farti innamorare Sal Da Vinci  (Sanremo 2009) Il talento spagnolo in questo campionato non è ancora riuscito a dare il meglio di sé. Ha passato un periodo difficile in campo e fuori ma la Juve vuol tornare a essere innaMorata del campioncino soffiato al Real.

Gli Azzurri arrivano alla gara in splendida forma e pieni di entusiasmo. La formazione anti-Juve dovrebbe essere quella dei “titolarissimi“.

SARRI: Senza giacca e cravattaNino D’Angelo (Sanremo 1999) Oggi siamo abituati ad allenatori incravattati, scarpe lucide, completo giacca, a volte perfino il gilet. Sarri no, lui veste rigorosamente in tuta.  Ebbene, con la sua tuta blu scuro guarda tutti dall’alto in basso e sta scrivendo la favola partenopea.

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REINA: Volare, Nel blu dipinto di bluDomenico Modugno (Sanremo 1958) Vola tra i pali azzurri Pepe e ama Napoli tanto da sentirne nostalgia quando è lontano dai suoi colori (quel blu dipinto di blu che gli è entrato nel cuore).

HYSAJ: Salirò Daniele Silvestri (Sanremo 2002) Dall’Empoli al Napoli è salito in vetta alla classifica della serie A. Sale sulla fascia destra con grande corsa e dinamismo rivelandosi un aiuto prezioso per la squadra nella fase offensiva.

ALBIOL: Tutti i miei sbagli Subsonica (Sanremo 2000) Dopo i tanti errori commessi nelle stagioni precedenti, il centrale spagnolo sta vivendo una stagione in cui sa “difendere e fare male”

KOULIBALY: Papa nero Pitura freska (Sanremo 1997) Il difensore è stato oggetto di discriminazione razziale durante la partita contro la Lazio all’Olimpico. Episodio che ha scatenato la solidarietà di molti ma ha messo in luce quanta ignoranza esiste ancora. Come il testo sanremese anche in Koulibaly ritroviamo un simbolo antirazzista.

GHOULAM: Jammo Ja Nino D’angelo e Maria Nazionale (Sanremo 2010) Sonorità mediterranee per il difensore algerino. Un testo dedicato alla gente del sud che descrive la realtà sociale che accomuna Napoli a molti altri luoghi del Meridione. Jammo significa andiamo: di certo il terzino azzurro è uno che sulla fascia va in quanto caratterizzato da una buona vena offensiva.

ALLAN: La forza della vita Paolo Vallesi (Sanremo 1992) Mastino di centrocampo recupera un’infinità di palloni ma il suo gioco è a tutto campo spostandosi anche in proiezione offensiva, una vera forza!

JORGINHO: Finalmente tu Fiorello (Sanremo 1995) Abile a impostare e dettare i tempi di gioco, finalmente gli Azzurri hanno un tanto atteso regista .

HAMSIK: Di sole e d’azzurro Giorgia (Sanremo 2001) Il capitano degli Azzurri splende come un sole d’agosto. Con Sarri ha avuto un’evoluzione e oggi è importante all’interno della squadra, al di là di gol e delle cifre.

CALLEJON: Le mille bolle blu Mina (Sanremo 1961) A suon di gol ed assist, giocate intelligenti e sinergia con i compagni lo spagnolo è diventato per Sarri un giocatore fondamentale.  5 gol in Europa League e 4 in campionato ma il suo apporto alla fase difensiva lo rende una pedina indispensabile.

HIGUAIN: Luce Elisa (Sanremo 2001) E’ lui il faro, la guida, la leadership, il talento, insomma la luce di questo Napoli. Con prestazioni, gol e passione ha illuminato la squadra e la sta facendo brillare in Italia ma anche in Europa con numeri da capogiro.

INSIGNE: Nu Juorn Buono Rocco Hunt (Sanremo 2014) In questa stagione speciale anche il talento made in Napoli si sta esaltando e, per sua ammissione, sta disputando una delle migliori annate della sua carriera. Che non si tratti solo di un giorno ma dell’anno buono?!

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Juve- Napoli si connota sempre più come una gara decisiva. Vincere significa ipotecare un pezzo di tricolore. A fine partita una delle due compagini avrà Una lacrima sul viso (Bobby Solo, Sanremo 1964) e per una delle due, a fine campionato, sarà Maledetta primavera (Loretta Goggi, Sanremo 1981).

Caterina Autiero