Federico Dimarco.
Il nome e il cognome di un bambino che, già dall’età di cinque anni, indossava la sua maglia e la sua sciarpa nerazzurre e si dirigeva verso un San Siro gremito di tifosi a guardare la sua Inter insieme a suo padre.

Un amore per la squadra che non è mai svanito, ma che anzi con il passare del tempo è aumentato, cresciuto a tal punto da lottare per arrivare a giocarci in quello stesso club da sempre anelato.

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fonte immagine: profilo twitter uff Federico Dimarco

La favola che ha portato quel ragazzino a giocare nell’Inter sembra aver acquisito, da quest’anno, una nuova vita e una nuova linfa.

Da capitano della primavera nerazzurra è giunto, finalmente, a giocare, stavolta per davvero, in prima squadra.

La primissima presenza in Serie A, con la maglia nerazzurra, la colleziona tra il 2014 e il 2016, quando è passato dall’Inter giovanili, all’Inter U19 e infine alla prima squadra.

La prima presenza si, ma anche l’unica in due anni.

Dal 2016 al 2021 ha infatti affrontato un periodo di lunga gavetta in diversi altri club.

Ha giocato per Ascoli, Empoli, Sion, Parma e Verona.

Soprattutto in queste ultime due esperienze ha avuto modo di dimostrare quelle che sono le sue qualità.

Con il Parma ha fatto anche di più: il 15 settembre del 2018, contro la sua stessa Inter, calcia forte con il sinistro, dando vita a un tiro da almeno 30 metri di distanza. Il tempo si ferma per pochi secondi e Dimarco riesce a piazzare la palla all’incrocio dei pali, spiazzando Handanovic che nulla ha potuto.

Come a voler dire: ‘Ehi Inter, io sono qui e non vedo l’ora di far tutto questo con te, un giorno. Io sono pronto, e tu?’.

Così, tre (lunghi) anni dopo, sulla panchina interista arriva Simone Inzaghi e, in veste di nuovo mister, decide che, probabilmente, è davvero arrivato il momento di dare una possibilità al ragazzo milanese e dal cuore nerazzurro.

L’arma in più per la corsia di sinistra è finalmente arrivata e vuole far vedere che merita di vestire la maglia per cui ha tanto lottato.

Il giorno molto atteso, all’improvviso, è arrivato.

Domenica 12 settembre 2021 si presenta la prima e bellissima occasione e il terzino non se la lascia sfuggire.

L’Inter gioca al Ferraris contro la Sampdoria.

Al 18esimo minuto i nerazzurri guadagnano una punizione al limite dell’area avversaria.

Dimarco è convinto, sicuro di quello che può realizzare. Posiziona la sfera a terra, fa allontanare i suoi compagni e, dopo una breve rincorsa, calcia il pallone tirando un vero e proprio missile all’incrocio dei pali nella porta di Audero.

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fonte immagine: profilo twitter uff Federico Dimarco

Un eurogol, imprendibile per chiunque. Bellissimo, preciso, potente. Un tiro che sa di capolavoro e un ottimo bentornato per il giocatore che, ai microfoni di Sky Sport, con l’emozione di chi si ritrova quasi per la prima volta nel suo posto del cuore, ha dichiarato:

“Aspettavo questo momento da quando avevo 5 anni, è una sensazione indescrivibile.
Io sono interista da quando sono nato”.

Il bambino che da piccolo andava in Curva Nord e che, dopo circa sei anni dal suo esordio, è tornato lì dove tutto è cominciato, può dire ad oggi di essere concretamente felice.

Una vita calcistica fatta di sacrifici, ora ha iniziato a rendergli quanto merita.

Inzaghi ha creduto in quel giocatore umile ma consapevole delle sue qualità, dandogli la possibilità di iniziare realmente a vivere quel film per cui, in questi anni, ha immaginato e costruito la storia migliore che potesse esserci.

 

Alessia Gentile