Attaccante della Fiorentina, capitano della Nazionale italiana della quale è la bomber per eccellenza avendo segnato 107 reti che le permettono di superare Elisabetta Vignotto (102 gol) e Carolina Morace (105 gol).

Una carriera in giro per l’Italia: Lazio, Torino, Modena, Milan, Bardolino, Torres e ora Firenze. Stiamo parlando di Patrizia Panico con la quale abbiamo chiacchierato di calcio femminile.

Iniziamo dall’ultimo grande evento: sei stata nominata dalla Uefa testimonial della finale 2016 della Women’s Champions League. Quali emozioni?
È stato un momento bellissimo e di grande emozione. Vedere uno stadio come quello del Sassuolo gremito, per una partita di calcio femminile, è stato il coronamento di un sogno, il traguardo di una carriera ricca di sacrifici.

Cosa può rappresentare in un prossimo futuro per l’Italia un evento di tale portata?
La speranza c’è. Abbiamo visto che se si lavora sul calcio femminile, le risposte ci sono sia mediatiche che di pubblico. Bisogna mettersi a lavoro.Women's Champions League

Come giudichi il campionato della Fiorentina Women’s?
È stato un buon campionato, purtroppo è mancato il risultato finale ma le altre, vedi Brescia e Verona, erano più attrezzate di noi.

E del tuo personale anno viola, che bilancio fai?
È stata un’annata ricca di eventi e impegni. Sul campo avrei potuto fare di più. Diciamo una stagione di alti e bassi.

Mister Antonio Cabrini cosa sta dando in più alla Nazionale femminile?
Sicuramente sotto il profilo dell’immagine è stata una novità importante; lui è una garanzia, un volto noto del calcio internazionale. A questo però, ora, si devono aggiungere i risultati.

Hai attraversato l’Italia indossando le maglia di Lazio, Torres, Milan etc ma Patrizia Panico ha una squadra del cuore?

La Lazio, assolutamente Lazio.

Un messaggio attraverso Gol di tacco a tutte le bambine/ragazze che vogliono giocare a calcio ma trovano ostacoli e difficoltà?
Posso solo dire loro una cosa: pensate a divertirvi e giocare, lasciate alle spalle i pregiudizi ie e seguite la vostra passione.

Francesca Di Giuseppe