Ironici, istrionici, simpaticissimi e diciamola tutta, anche due fra gli attori italiani over 50 più affascinanti del nostro teatro contemporaneo: chi altri se non Sebastiano Somma e Michele La Ginestra avremmo potuto ospitare nella nostra consueta rubrica dedicata ai big match?

Di Castellammare di Stabia, ma trapiantato a Roma fin dall’epoca “d’oro” dei fotoromanzi, per poi proseguire con una brillante carriera sia in tv che a teatro, Sebastiano, romano de Roma e romanista, (ad Ago di Bartolomei ha anche dedicato un delicato e commovente spettacolo teatrale di cui vi abbiamo già parlato tempo fa)  conduttore televisivo e attivissimo sui palcoscenici di tutta Italia con le sue esilaranti commedie, Michele. Insieme hanno condiviso il set di una fiction alcuni anni fa. Insieme sono i protagonisti del nostro #roadtoNapoliRoma.

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Napoli – Roma: due piazze così diverse ma nello stesso tempo simili, che hanno come denominatore comune un tifo viscerale, passionale, caldo,travolgente… a volte anche troppo!

Il tifo di Sebastiano e Michele?

S: Il mio è un tifo un po’ atipico.Indosso quasi una doppia veste, in quanto seppure io ami profondamente Napoli e il Napoli, vivo ormai nella Capitale dal 1982, mia moglie è romana e anche mia figlia ha iniziato a tifare per i colori giallorossi sebbene simpatizzi anche per il Napoli, perciò vivo questa duplicità di cuore con leggerezza, a risultato acquisito non soffro comunque, anche se certamente a farla da padrona è sempre il sentimento. Vivo il tutto con una grande passione, ma mi fermo lì, è un tifo un po’ soft, diciamo!

M: Con la strizza! Non so come definirlo meglio! In questo momento non ci sta regalando un grande gioco, siamo una piazza calda ma anche molto pretenziosa, vogliamo risultati che tardano ad arrivare.

Il ricordo più bello legato ai vostri colori?

S: La festa del primo scudetto con Maradona! All’epoca vivevo già a Roma e vedevo questi cani per strada con le parrucche di Diego e robe del genere; funerali vari, le bare. Come ricordo con piacere i festeggiamenti per lo scudetto della Roma nel 1982, c’era tanta allegria per strada, grande ironia, gli sfottò, si viveva tutto in modo più tranquillo, oggi purtroppo il tifo sta degenerando, il calcio sta subendo una sorta di involuzione.

M: Quando ero piccolo non vedevo l’ora che la Roma vincesse uno scudetto per poter provare qualcosa che non avevo mai vissuto prima. Emozioni che finalmente arrivarono nel 1983, ero un ragazzino e passai quella giornata scorrazzando con il motorino, urlando e abbracciando tutti senza freni! Quello del 2002 invece lo vissi da protagonista al Sistina, con Rugantino, un bellissimo ricordo!

Se potessi rubare un calciatore alla squadra avversaria? 

S: Gervinho non mi dispiacerebbe affatto, è un fenomeno.

M: Probabilmente l’allenatore. E’ molto pacioso, popolano, ha quella saggezza e semplicità tipiche delle persone più in là con gli anni. Mi piace soprattutto per la sua esperienza umana, prima ancora che professionale.

Un aggettivo per descrivere i vostri colori e quelli avversari?

S: Napoli nuovo e concreto, finalmente non più discontinuo; Roma sfortunata.

M: Imprevedibile la Roma, dinamico il Napoli

Entrambi giocate o avete giocato nella Nazionale Attori, seppure per due compagini diverse; un calciatore che potrebbe tranquillamente fare l’attore?

S: Beh, noto che Totti si sta già specializzando come attore, ha un grandissimo carisma. Fra l’altro ho avuto il piacere di averlo come amico, nutro una grandissima stima nei suoi confronti.

M: Indubbiamente De Rossi: quando si tuffa fa l’attore alla grande, avrà preso qualche lezione da Sarah (Felberbaum, ndr), la sua compagna, bravissima attrice.

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La vostra partita del cuore?

S: Qualunque partita con Maradona in campo; Higuain ci sta facendo tornare ai tempi in cui giocava il fuoriclasse argentino. E poi tutte quelle vinte contro la Juve!

M: Quella contro il Catania, vincemmo 6 a 1, ero allo stadio per la prima volta con i miei figli.

Il titolo di un film che dedichereste alla vostra squadra?

S:Un mercoledì da leoni!

M:C’eravamo tanti amati!

Sebastiano Somma vi dà appuntamento al Teatro Parioli con Uno sguardo dal ponte, in scena fino al 13 Dicembre. Michele La Ginestra vi aspetta al Teatro 7 a partire dal 13 Gennaio con M’accompagno da me.

 

Giusy Genovese