Il Crotone ha imparato a stupirsi e a stupire durante la passata stagione e continua a farlo anche in quella in corso

Dal sogno salvezza, al cambio di allenatore fino al cammino che la squadra  sta affrontando, tra salite e discese: questi sono solo alcuni dei temi che abbiamo affrontato con Giovanni Monte, speaker ufficiale della formazione rossoblù.

Con la storica voce ufficiale del Crotone, nonché noto giornalista sportivo calabrese, abbiamo parlato del match salvezza che si disputerà domenica, puntando l’attenzione oltre che sul presente, anche sul passato e sul futuro.

L’anno scorso, contro ogni previsione, il Crotone ha stupito tutti guadagnandosi meritatamente la permanenza nella massima serie. Quale credi sia stato l’elemento che ha contribuito maggiormente al raggiungimento di  quell’obiettivo?

Diciamo che è stato un’unita di intenti: la società con il nuovo presidente Gianni Vrenna, che ha preso il posto del fratello, l’allenatore Davide Nicola, i tifosi e la squadra. E’ stato un vero  gioco di squadra che ha spinto tutti verso  quel  miracolo calcistico.

Rimanendo in tema salvezza: in riferimento alla scorsa stagione, alla guida della squadra c’era Nicola e oggi il ruolo di quest’ultimo è stato preso da Zenga. Noti delle affinità, e se sì quali,  tra i due tecnici?

Per quanto si può giudicare fino ad adesso – perché Zenga è arrivato l’8 dicembre- sono personaggi differenti, con un carisma diverso. Zenga è più navigato calcisticamente parlando. Data anche la sua età svolge anche un  ruolo di padre per i giocatori -che sulla carta potrebbero essere suoi figli- riuscendo a  trasmettergli,  insieme al suo vice Carbone, un diverso approccio alla gara. Nicola metteva in campo un gioco più difensivo.

immagine da Il Napolista

Come hai giudicato la scelta di Nicola di lasciare la panchina rossoblù?

Diciamo che sono motivazioni che non conosciamo a fondo quelle che hanno portato alle sue dimissioni. Sono giunte in un momento inopportuno, il Crotone non era ultimo. Non lo è mai stato in questa stagione e  si trovava in una situazione di classifica fuori dalla zona retrocessione.

Venendo ad oggi, il pareggio con l’Inter e poi con l’Atalanta avevano valorizzato il percorso positivo del team. Credi che lo scontro diretto perso con il Benevento possa avere delle ripercussioni nel prossimo turno (anch’esso contro una diretta concorrente per la salvezza)?

E’ quello che ci stiamo domandando: capire come affrontare la Spal. A Ferrara abbiamo pareggiato con un gol di  Simy, il Crotone disputò una partita dignitosa. Questa sconfitta sul campo del Vigorito giunge dopo nove anni e lascia l’amaro in bocca. Il Benevento ci ha creduto più di noi… adesso, domenica, bisogna assolutamente vincere e distanziare la Spal.

Lo scorso anno molti punti son stati persi dalla squadra durante l‘ultima frazione di gioco. Anche nell’attuale stagione in alcune occasioni, fra tutti gli ultimi due turni contro Atalanta e Benevento, hanno visto ripetersi tale situazione. Identifichi questo come un calo di concentrazione o lo associ ad altre motivazioni?

La squadra l’anno scorso prendeva gol nel finale per l’atteggiamento che metteva in campo, un atteggiamento di resistenza a oltranza, fino alla partita con il Chievo che ha rappresentato la svolta per quel campionato. Da lì abbiamo perso soltanto con la Juventus che poi si è qualificata Campione d’Italia, fino all’ultimo quando la differenza l’ha fatta il match tra Palermo ed Empoli. Quest’anno l’ approccio alla gara è diverso, ci sono momenti difficili in cui riesce a tenere duro. L’eccezione si è verificata con la Lazio all’Olimpico ma quella era una gara di adattamento essendo  appena arrivato Zenga .

immagine da Fantamagazine

Il mercato invernale  ha visto il Crotone rinforzarsi nell’organico: da Benali a Ricci. Sei soddisfatto dalla campagna acquisti posta in essere dalla società?

Rispetto a quello a cui ci ha abituato la società durante il mercato invernale questa è una delle migliori annate di calciomercato invernale. I nuovi acquisti hanno portato qualità. Benali ha segnato a Benevento, Ricci al suo esordio (per lui è stato un ritorno a Crotone e  ha dimostrato di saper dare grinta all’attacco).  Anche Capuano in difesa ha portato più ordine anche se soffriamo ancora troppo sui calci piazzati.

C’è stata, tra le 25 partite del Crotone fino a oggi andate in scena, una che ti ha colpito particolarmente e perché?

Forse quella di Verona dove abbiamo vinto inaspettatamente contro una diretta concorrente, con l’esordio in campo dei nuovi acquisti. Abbiamo dominato quella gara dall’inizio alla fine.

Restano ancora tredici turni di campionato da disputare. Quali tra questi reputi potranno rivelarsi fondamentali per il perseguimento del cammino di Zenga e i suoi in serie A?

Intanto, da domenica con la Spal, che è appunto una diretta antagonista e che è appena sotto di noi. Vincendo – e dobbiamo vincere – riusciremo a distanziare anche Verona e Benevento. Poi ci sono partite interne con la Samp e il Bologna, squadre alla “nostra portata” che saranno importanti. L’imperativo è vincere almeno altre quattro partite.

Chiara Vernini