Una situazione grottesca, al limite del surreale quella che sta vivendo la Capitale – sponda biancoceleste – in questi giorni: dopo il retro front di Bielsa con tanto di comunicato al veleno, il ritorno di Simone Inzaghi che già aveva disfatto i bagagli alla Salernitana e la conferenza stampa dove Lotito ha letteralmente vietato ai giornalisti di rivolgergli delle domande, causando un “fuggi fuggi” generale dei colleghi, da poche ore si sta assistendo a un altro tipo di “sommossa”, quella dei calciatori, iniziata da Keita che non ha voluto raggiungere i suoi compagni in ritiro. Una somma di elementi che ha portato i tifosi laziali ad aderire a una protesta pacifica che si terrà giovedì 14 alle ore 18 in Campidoglio; madrina di eccezione la conduttrice televisiva e speaker radiofonica Georgia Viero, che da sempre aderisce, prendendosi anche gli oneri di questa scelta, a quello che è diventato il motto della Curva Nord: “Lotito libera la Lazio”. 

Intervenuta sulle nostre pagine, con la schiettezza e la fermezza che la contraddistingue Georgia ci racconta della sua partecipazione e ancora una volta si espone contro una società che ha portato la prima squadra della Capitale allo sbando.

Protesteremo in Campidoglio in modo assolutamente pacifico contro la dirigenza. L’invito mi è arrivato direttamente dai tifosi, che da sempre seguono le mie manifestazioni – se vogliamo dire anche irriverenti  e ironiche – contro Lotito (non ultima il body painting di cui ripubblichiamo volentieri una foto, ndr).

13652296_10155108864559546_2081477381_nUna protesta a cui si spera non mancheranno nemmeno i colleghi giornalisti, ai quali Lotito sabato mattina ha vietato anche la libertà di stampa...

Un episodio gravissimo, paradossale, a un certo punto i giornalisti se ne sono andati via in blocco in segno di rifiuto. Lotito voleva fare solo dei monologhi, la stampa si è rifiutata ed è andata via, un po’ quello che dovrebbero fare tutti i tifosi della Lazio. Lo diciamo continuamente ma alla fine l’amore prevale; leggo continuamente di iniziative su social network del tipo “disertiamo lo stadio, disdiciamo gli abbonamenti”, mettendo come motivazione il presidente Lotito. Abbiamo rasentato il ridicolo, la follia, in  nessun paese del mondo si è mai vista una cosa del genere”.

Le proteste in queste ore sono arrivate anche a Salerno, dove i tifosi della Salernitana stanno urlando a gran voce: “Non siamo una succursale”…

Bene, meno male, vuol dire che stiamo scendendo e non è una cosa circoscritta. Dopo aver raffreddato la mia rabbia e il mio dispiacere, sono arrivata alla conclusione che Lotito abbia bisogno di aiuto, di sostegno psicologico, non può reagire così a tutto quello che sta succedendo. Non è esattamente il modus operandi di una persona serena, si deve fare aiutare. Il fatto che non voglia sentire nessuno denota una problematica più profonda. Mi sono messa a pensare che abbia bisogno di un mental coach come tantissimi calciatori.

Da argentina, un tuo pensiero sul caso Bielsa…

Voglio dire una cosa ai tifosi che discolpano Lotito: aprite gli occhi, ogni persona che entra in trattativa con lui ne esce massacrato. Gli argentini sono persone d’onore, non è il primo cretino che arriva, anche lui tiene alla sua immagine. Figuriamoci quanto possa essersi sentito preso in giro! E’ sicuramente un professionista, notoriamente chiamato el loco, uomo con attributi fumanti, quindi o sottostai alle sue richieste oppure non lo prendi proprio. Lotito l’ha scelto perché non sarebbe mai arrivato. Voleva dare un contentino ai tifosi e poi discolparsi. Mi chiedo: perché vai a scegliere uno che sai che detta legge?  Fai un contratto con clausole sapendo che potrebbe tirarsi indietro? Sapete cosa penso? Che il presidente sapeva benissimo e già dalla fine del Campionato che si sarebbe dirottati su Inzaghi jr.

13652660_10155108864599546_424292244_nE ora l’ombra delle 18 cessioni…

Mi dispiace soprattutto per Candreva, l’avrei tenuto. Con dolore dico che la Lazio diventerà una squadra di media/bassa classifica.  Serve qualcuno che dia una mano al presidente a livello psicologico. Qualcuno di buon senso che  non arrivi a far cadere così in basso la sua figura.

I cinesi potrebbero salvare la Lazio?

In mano ai cinesi come le milanesi? Io non vorrei mai questo, che paese diventiamo? Tuteliamo il nostro made in Italy per una questione di patriottismo.

Giusy Genovese