Giorni roventi in casa Milan: dopo l’esclusione dalle coppe europee e l’esonero di Seedorf, si pensa al futuro. Un futuro targato Filippo Inzaghi. 

Riuscirà Super Pippo a essere all’altezza del compito che gli spetta? 

E ancora, Mario Balotelli vestirà la casacca rossonera? Le sirene inglesi lo abbagliano e la società è pronta alla cessione. Cosa sta succedendo invece in casa Inter?

Ai microfoni di GolDiTaccoASpillo, il noto giornalista Furio Fedele analizza  quanto sta succedendo in quel di Milano, senza dimenticare di volgere uno sguardo verso la nostra Nazionale. Il Mondiale si avvicina, riusciranno i nostri ragazzi a regalarci ancora un sogno?

 Secondo lei Inzaghi è la persona giusta per guidare il Milan? 

Sulla carta sicuramente sì, ha esperienza, ha le idee chiare, ha vinto con la Primavera, ma il calcio delle grandi è diverso. Dovrà dimostrare di essere all’altezza della serie A. Poi dipenderà anche dalla squadra che gli affideranno con i nuovi innesti. 

Condivide la decisione di mettere Balotelli sul mercato?

Sono d’accordo, il Milan deve adottare una plus valenza sostanziosa. Adesso il suo valore di mercato potrebbe aggirarsi intorno ai 30/32 milioni. Lui è stato comprato a 18 milioni. In questo modo i rossoneri potrebbero guadagnare circa 12 milioni da poter reinvestire sul mercato. Balotelli ha fatto una grande stagione, la migliore da quando gioca in serie A, ma avrebbe potuto ottenere ancora di più assumendo atteggiamenti diversi a livello personale. Adesso non è pronto per il salto di qualità che il Milan vorrebbe fargli fare. 

 Il Milan ha mostrato interesse per Destro della Roma, secondo lei potrebbe essere il sostituto di Balotelli?

 Destro no, non è acquistabile dal Milan, ha un valore di mercato troppo alto per le possibilità finanziarie attuali dei rossoneri. Tra l’altro non sarebbe neanche adatto al modulo applicabile da Inzaghi nel nuovo Milan, un 4-3-3 aggressivo. L’ideale sarebbe uno schema con El Shaarawy a sinistra con Cerci a destra e con il supporto di Kakà. 

Anche l’Inter si sta muovendo sul mercato. Sono stati fatti molti nomi, ma per adesso niente di concreto, a parte l’acquisto di Vidic. Chi vedrebbe bene all’ Inter?

 Credo che la squadra si dovrebbe costruire intorno a Icardi. Dipende se Mazzarri vorrà giocare con 2 punte oppure adottare un modulo diverso. Hernanes non ha disputato una grande stagione, è ancora in prova e dovrà dimostrare di meritare un posto in squadra. Vedrei bene il ritorno di un grande attaccante come Eto’o. Sicuramente Icardi maturerebbe con accanto un grande attaccante. Mazzarri è molto forte sulla parte offensiva, ma dovrebbe rinforzare anche la parte difensiva. 


Con questi nuovi innesti, l’Inter sarà pronta a insidiare il primato della Juve la prossima stagione?

 Penso di no, dovrebbe competere con la Juve che ha un punteggio da record e con la Roma che ha fatto un punteggio da scudetto. In realtà sono stati assegnati due scudetti in questa stagione, se guardiamo i punteggi di Roma e Juve. Anche il Napoli sarebbe una squadra difficile da battere perché anche lei ha disputato un grande campionato dimostrando di essere molto forte e competitiva.

Passiamo alla Nazionale, condivide le scelte di Prandelli?

In linea di massima sì.  Io avrei convocato anche Criscito per la difesa, mentre Abate e Darmian devono restare. Condivido la scelta di Cassano e penso che anche Rossi debba trovare un posto tra i 23 da portare in Brasile.

 Chi avrebbe portato tra i candidati esclusi dalla lista ufficiale?

 Considerando che la prima partita sarà con l’Irlanda, credo che Abate sarebbe una pedina fondamentale per contrastare il tipo di gioco di Tardelli. La nazionale è incentrata su Balotelli e i compagni gli devono fare da supporto. Il Mondiale è una grande occasione per lui per non perdere la credibilità calcistica e per finire il mondiale da grande campione. 

L’ Italia può arrivare in finale?

L’Italia non arriverà in finale. In questo momento non è in grado di affrontare squadre molto più forti e molto più tecniche. Sarebbe già un grande risultato arrivare tra le prime 4. 

Barbara Roviello Ghiringhelli