Francesco Scarcelli, autore di uno degli inni più amati dalla tifoseria biancoceleste, quel “Non Mollare Mai” che da anni furoreggia allo Stadio Olimpico durante i match casalinghi della Lazio è intervenuto sulle pagine di GolDiTaccoASpillo per fare il punto sulla situazione in casa Lazio.

Con il noto conduttore dell’etere romano, conosciuto anche grazie alla sua trasmissione “La Lazio Siamo Noi “, abbiamo parlato del pareggio interno contro la Juventus in 10, dei quarti di Coppa Italia che si terranno domani sera al San Paolo contro il Napoli e dell’arrivo di Reja venuto a sostituire Petkovic dopo un inizio di Campionato disastroso. Non manca la rabbia per un mercato alla ricerca di qualche “svendita”.

 Juve in 10 dopo nemmeno mezz’ora di gioco. Quanto speravate nei 3 punti?

Dopo quello che è successo la speranza c’era e anche tanta. Ritrovarsi una Juventus arrivata all’Olimpico per fare risultato con un uomo in meno dopo poco non poteva che far girare la partita a nostro favore.  Invece non è rimasta che la delusione per un atteggiamento tattico sbagliato. Se Reja fosse stato un po’ più audace saremmo riusciti a fare i 3 punti.

 Domani sera Napoli -Lazio e una semifinale che potrebbe riportare il Derby in Coppa Italia

Da tifoso posso dire che la Roma vorremmo sempre incontrarla per annichilirla, ma in questo momento siamo noi a rischiare delle grosse figuracce. Tre derby in una settimana sarebbe poi una cosa storica, ma il Napoli che affronteremo scenderà in campo con una gran voglia di passare il turno. I partenopei stanno puntando e anche tanto alla Coppa in quanto rappresenta un percorso breve verso l’Europa. Noi ci presenteremo con una formazione rimaneggiata per infortuni e per scelte tattiche. Non sento una grande voglia da parte nostra di arrivare fino in fondo, diversamente dal Napoli, una squadra ben costruita e con ottime potenzialità. 

Petkovic: da rivelazione dello scorso anno a un girone d’andata quasi da media retrocessione.  

Petkovic ha pagato per un mercato che non c’è stato. Io fui il primo durante la mia trasmissione ad andare a fare la pulce in un mercato completamente sbagliato. Nessun acquisto adatto, considerata pure la lunga squalifica a Mauri. Mettiamoci poi che la squadra gli ha anche girato le spalle. Non me la prendo con lui, ma con chi ce l’ha portato. Una grande piazza come la Lazio non può avere allenatori mediocri che vengono qui “per farsi le ossa”. Dobbiamo avere allenatori con esperienza.

Cosa pensi dell’arrivo di Reja dopo il precedente addio alquanto turbolento?

Andò via perché alla fine non gli avevano portato i rinforzi che voleva ed è tornato trovando esattamente la squadra che aveva lasciato. La società non ha la voglia né l’intenzione di fare il salto di qualità, sta bene una posizione fra il 5° e il 7° posto. Reja si trova davanti a una squadra da raddrizzare, vedremo il proseguo e se ci saranno le condizioni per un futuro.

 Di cosa ha bisogno la Lazio per fare questo salto di qualità?

Di una nuova gestione societaria, di un nuovo presidente che capisca che bisogna trovare una grande partnership. Lotito deve capire che è arrivato il momento di cedere il passo. Così come accadde alla Roma di Sensi. Prevedo comunque tempi ancora mediocri. Non ci sono progetti, solo acquisti giornalieri. Si va ai saldi, ogni anno si apre una tomba. Io penso solo che a giugno ci sarà da rinnovare sette undicesimi.

Tutti avremmo accettato un discorso come quello fatto nell’Udinese o nell’Arsenal. Roma deve avere una piazza da campioni. Ci auguriamo che Lotito capisca un giorno che deve essere disposto a vendere la Lazio; sono convinto ci sia qualche pazzo nel mondo interessato. 

La Roma a -6. Lotta scudetto ancora aperto?

 Da laziale e autore dell’inno spero di no. La Juve è più forte e difficilmente potrà farcela. Noi faremo di tutto per gufare!

Giusy Genovese