Intervista a Roberto e Alessandra: dopo parecchie difficoltà arriva il piccolo Diego Alberto. E dall’Argentina una dedica speciale da parte di Milito

A volte il calcio sa regalare grandi emozioni anche fuori dal campo. Lo sanno bene i tifosi del Genoa che si sono ritrovati a leggere questa storia, la storia di una piccola grande famiglia, con tutte le difficoltà che questa vita comporta.

Roberto Sabatino è un amico e collega, e anche se non ci sentiamo spesso la stima non accenna a diminuire. Alessandra Riboldi è una giovane mamma, un’infermiera, una donna che dedica la maggior parte del suo tempo agli altri e che al terzo mese di gravidanza ha avuto un ictus improvviso. I colleghi dell’Ospedale San Gerardo di Monza le hanno dato tutto l’aiuto possibile, scongiurando il peggio e così martedì sera è nato Diego Alberto, per la gioia di mamma, papà e della sorellina Emma.

Diego Alberto non a caso, perché la famiglia Sabatino è anche tifosissima del Genoa e l’idea di un bimbo maschio con il nome del Principe Milito è vecchia quasi un decennio. Dal proprio canto l’attaccante argentino non è rimasto indifferente: è venuto a conoscenza delle difficoltà di Alessandra e, dall’Argentina, le ha regalato un bellissimo videomessaggio.

Questa è una storia commovente, l’abbiamo già letta un po’ ovunque, ma non ho resistito ad intrufolarmici e ho colto la palla al balzo per scriverne. Ho contattato Roberto e Alessandra e ho fatto loro delle domande.

Un evento inaspettato, momenti di paura: come avete vissuto in questi mesi?

ROBERTO – Ovviamente l’apprensione e le accortezze erano al massimo, ma non per questo abbiamo rinunciato alla vita quotidiana, anche per rispetto della primogenita Emma. Siamo andati al mare, in piscina, cercato, tra una visita ospedaliera e l’altra, di goderci il quotidiano con lei.

ALESSANDRA – Ho vissuto con naturale preoccupazione per il bambino, ogni visita era attesa con ansia da me perché aspettavo di sapere se andasse tutto bene. Più che per me, il pensiero era rivolto a Diego Alberto ovviamente.

Una famiglia che affronta le difficoltà e un Principe che arriva a salvarla: è un po’ la storia del Genoa e un po’ la vostra storia. E’ una similitudine azzeccata?

R – devo dire di sì, per questo è una storia fantastica nel suo dramma. Siamo una famiglia abituata a soffrire, visto il nostro passato, ma proprio come il Vecchio Grifone non molliamo mai e andiamo sempre avanti fieramente.

A –  E’ una bellissima storia a lieto fine, questo è importante. Anche nel calcio tutto andrebbe preso con più spensieratezza, perché fuori dal rettangolo verde i problemi sono davvero altri.

Come vi sentite adesso che tutto è finito/iniziato?

R – finito finito ancora no, perché mia moglie adesso inizia il vero iter riabilitativo. Sicuramente più sereni, anche visto lo stato di salute ottimale del piccolo Diego Alberto nonostante le varie peripezie. Siamo sicuri possa essere l’inizio di una nuova e serena avventura finalmente.

A – Sono e siamo molto emozionati per questa famiglia allargata, pronti a non avere più paura ed affrontare tutto insieme.

Visto che Diego Milito vi ha mandato una dedica ricambiate il bel pensiero e mandatene una a lui!

R – Diego Alberto ti ho amato, sportivamente parlando, alla follia fin dal tuo primo arrivo al Genoa nel 2004: ricordo il gol esordio con l’Ascoli sotto la Nord. Il tuo video ci ha riempito di gioia e ripagato di tante ansie, sei una persona speciale che viene prima del calciatore: ed è cosa rara. Non lo scorderemo mai il tuo gesto, e spero davvero di vederti un giorno. Permettimi però di ringraziare pubblicamente Fabrizio Bogo, amico di Genova, è lui il vero grande intermediario che ha permesso a Milito di sapere la nostra storia.

A – Grazie mille del tuo pensiero, spero di conoscerti presto dal vivo perché sei l’idolo di mio marito è sicuramente futuro idolo di mio figlio. Hai dimostrato di essere una bravissima persona, sarebbe un onore bere un caffè con te!

Consuelo Motta