Anche ieri Boga – marcando al fotofinish – è stato l’uomo chiave del Sassuolo di De Zerbi.

Il giovane ivoriano classe 1997 è alla sua stagione in neroverde e si sta rivelando pedina di lusso nella scacchiera del bravo tecnico alla guida degli emiliani.

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La storia di Jérémie Boga ricalca quella tipica dei talenti precoci, sempre a rischio di passare da possibili fenomeni a meteore che poi si dimenticano.

L’ Academy del Chelsea recluta il ragazzo a soli 11 anni,  prelevandolo dall’ Asptt Marseille grazie al fiuto dell’osservatore di talenti Guy Hillion. Un trasferimento che capita al momento giusto per la famiglia del ragazzo, visto che il papà si è appena trasferito a Londra per motivi di lavoro.

Da quel momento in poi Jérémie brucia tutte le tappe con i Blues:  nel 2014 esordisce nella Nazionale Under 16 francese per passare poi alla categoria superiore. Dopo un anno vince la Youth League da protagonista, servendo ben due assist in finale e il suo nome è praticamente sulla bocca di tutti.

Mourinho tuttavia non è pronto a scommettere su un talento così giovane e così Boga si reca in prestito al Rennes, a 18 anni appena compiuti e in un clima totalmente diverso da quello conosciuto a Marsiglia.

Jérémie è tecnicamente fortissimo ma anche estremamente timido e questo non lo favorisce nell’ambiente francese, dove gli viene preferito un altro giovane esterno parimenti talentoso: Ousmane Dembélé.

Inizia qui un vortice discendente per l’attaccante, che ne mette a rischio la carriera calcistica.

Due esperienze negative al Granada e al Birmingham City, in cui si ritrova a affrontare continui cambi in panchina e ben due retrocessioni. Inoltre, commette l’errore di accettare la convocazione della Nazionale della Costa d’Avorio che si rivela un altro fallimento.

In questo momento delicato ecco che arriva il Sassuolo a dargli un’altra possibilità.

Boga
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De Zerbi lo utilizza inizialmente con parsimonia, lavorando in primis sulle difficoltà caratteriali del giovane: lo abitua a sentire la pressione e a trattarla come una cosa normale per un calciatore. Insomma, gli fa tirare fuori un po’ di attributi.

Gradualmente, Boga scala le gerarchie e si conquista il posto da titolare. Il suo talento, momentaneamente eclissato, è tornato prepotentemente alla ribalta.

Boga si colloca alle spalle dei soli Felipe Anderson e Douglas Costa per media di dribbling più alta nei 90′ in Serie A.

Rapido, esplosivo, si avvale sovente di cambi di passo con cui confonde i suoi marcatori e se ne libera: quando non riesce a saltarli li fa rallentare e li lascia indietro.

Giocatori come lui, capaci di scardinare le difese con queste modalità, sono preziosi soprattutto nel gioco europeo.

Momentaneamente non possiamo sapere quale sarà il futuro di Boga, se mai il Chelsea dovesse decidere di richiamarlo in Inghilterra. Il Sassuolo spera ovviamente di riuscire a trattenerlo e soprattutto Jérémie si augura che sia infine arrivato il momento per dimostrare al mondo del calcio tutto il suo valore.