Da Torino a Buonos Aires perchè al cuor non si comanda. Da uno campionato vinto in Italia a un altro nella sua terra perchè Tevez è un leader, un trascinatore e un vero talento.

Il Boca Juniors è campione d’Argentina, con un turno d’anticipo, grazie al successo maturato in casa (1-0, gol di Monzon) contro il Tigre. A quattro anni dall’ultimo trionfo in campionato gli Xeneizes tornano sul trono d’Argentina: si tratta dello scudetto numero 25 per i gialloblu.

L’aveva promesso Carlitos quando è tornato da eroe nella sua Argentina e ha rispettato i patti: il Boca riporta a casa il titolo grazie alle giocate, ai gol, e soprattutto al carisma del campione ritornato a casa, arrivato a metà campionato. Tevez ha preso la squadra per mano fino alla conquista del titolo. Osannato dagli oltre 50mila della Bombonera ha perfino sfiorato il gol.

Lo stesso Apache ha commentato la vittoria con frasi d’amore per il suo club: “Sono ritornato qua per vivere queste emozioni. Non c’è niente di più bello. Sono emozioni difficili da spiegare. Sono stato campione anche da altre parti, ma niente è paragonabile a questo“.

Cinque gol e 2 assist in 12 partite per l’attaccante che chiude una lunga annata da fenomeno (iniziata più di un anno fa con la maglia bianconera) : il titolo d’apertura di Olé non poteva che rendere omaggio a “el campeon del pueblo” (il campione del popolo).

 

 

Caterina Autiero