Inter – Juventus è sempre Massimiliano Allegri Vs Lele Adani. Per il secondo anno di fila l’allenatore bianconero e l’opinionista di Sky trascendono il calcio per offrire perle di saggezza.

Lo scorso anno ci hanno deliziato con una disquisizione sugli schemi calcistici che per Max sono diventati schemi del basket in un nano secondo. Nessuno di noi, a distanza di dodici mesi, ha ancora capito bene il perché.

Allegri adani
Corriere dello sport

Il perché del passaggio al basket, intendiamo.

Ma non importa, perché nel frattempo abbiamo scoperto che pure l’ippica c’entra con il gioco del calcio. Insomma ci siamo catapultati in piene Olimpiadi.

Tornando ai nostri due illustri rappresentanti, ieri si sono cimentati in una querelle dai toni decisamente accesi – per non dire infuocati – data l’importanza del tema trattato.

Tema che – ovviamente –  è sempre lo stesso: quello del Gioco, che per Allegri è bello ma non serve a nulla, mentre per Adani è la Base che sostiene tutte le Altezze.

Il punto di partenza sembra la partita di Milano, in realtà si va a toccare un nervo scoperto per Allegri: la gara contro l’Ajax. Forse è per lo smacco ancora fresco, forse è per la troppa differenza di vedute: fatto sta che aprire la parentesi Champions equivale a far scoppiare una bomba tra i due.

Al punto che nel seguire la discussione finiamo nuovamente per non capire più nulla. Ma il calcio, secondo Max, non era una cosa semplice?

Invece si introduce in un labirinto di pseudo-spiegazioni di cui lui stesso fa fatica a capire il senso. Poi, quando si accorge che il discorso si è un tantino ingarbugliato, ecco che arriva la semplicità: io (Allegri) ho vinto 6 scudetti e posso parlare, tu (Adani e tutti noi poveri comuni mortali) leggi i libri e non capisci niente.

Allegri

ANSA/ROBERTO BREGANI

Adani dice che lui non legge. Giuro, non lo faccio nemmeno io: mai letto un libro che parli del gioco del calcio. Lele, ci facciamo compagnia.

Passato il confine, il dialogo tra i due – dialogo, insomma… –  diventa un monologo di insulti reciproci. Con decibel alti tanto da raggiungere Spalletti che – giustamente – se la ride. Massimi sistemi, massimi fonemi.

Allegri entra in mixed zone che sembra una furia. Mentre in studio Sky i colleghi provano a placare Adani – al quale la storia del basket è evidentemente rimasta indigesta – il tecnico schizza come un fulmine giurando silenzio eterno (dobbiamo crederci?) e con fare dispotico intima:

“Basta, comando io e decido io!”

Dai massimi sistemi ai minimi termini il passo è breve. In attesa della prossima Inter-Juve, sicuramente Adani passerà il suo tempo libero in libreria. Allegri, invece, chissà su quale altra disciplina sportiva ci renderà edotti.

Del resto – a sua detta – è l’unico a poter parlare ora. O a poter tacere per sempre.

Il calcio è semplice. L’ educazione e il vicendevole ascolto, un po’ meno.

 

Daniela Russo