20161119_193330Entrambe milanesissime, entrambe tifosissime e non necessitano di presentazioni per le tifoserie dei propri colori in quanto entrambe sono volti associati alle rispettive tv tematiche: il Derby della Madunnina si gioca tra la rossonera Benedetta Radaelli (giornalista di Milan Tv) e la nerazzurra Alice Brambilla (in passato, volto di Inter Tv).  Chi meglio di loro poteva accompagnarci a questa sfida e farci entrare in clima partita?

Cosa significa il derby della Madonnina per te e ci spieghi come vivi un’eventuale sconfitta?

BENEDETTA: Il Derby è la partita più importante dell’anno, in particolar modo quello di domenica perché si gioca in casa, lo stadio sarà tutto rossonero ed è già sold out.

ALICE: Il Derby della Madunina per un interista, ma penso anche per un milanista, è l’evento dell’anno. Il derby per me è tradizione, è milanesità, è magia. Vi dico solo che la prima cosa che controllo, quando ad agosto escono i turni del campionato, è quando si giocherà il derby. Una settimana prima sono già in fibrillazione … insomma il Derby di Milano non è una partita, ma è LA PARTITA.

Milan in zona Champions, Inter nel baratro: quasi impensabile a inizio campionato. A cosa riconduci l’attuale posizione in classifica della tua squadra?

BENEDETTA: Il lavoro di Vincenzo Montella è stato molto importante ma anche la dirigenza, nello scegliere ragazzi giovani, bravi e italiani ha contribuito.

11205066_10208811337424540_2972747474633502741_nALICE: Onore al Milan che sta facendo bene in questa prima parte di campionato ma io preferisco guardare tra le mura di casa “mia”. L’Inter è partita con molte aspettative date da una campagna acquisti importante e da tante promesse. L’addio di Mancini è arrivato improvvisamente dopo la preparazione estiva e De Boer si è quindi ritrovato a dover gestire un gruppo già avviato da qualcun altro; una situazione non facile per un allenatore che deve imparare a conoscere giocatori, tipo di gioco e soprattutto imparare una lingua nuova. De Boer ha pagato una mal gestione di  questa situazione intricata. L’Inter, probabilmente, paga il fatto di avere una società lontana fisicamente e che ci mette poco la faccia, insomma una società che entri nello spogliatoio della Pinetina e dica “Signori siamo l’Inter, chi non è disposto a lottare per questa maglia, può accomodarsi fuori”.

Entrambe le milanesi hanno gli occhi a mandorla: qual è la tua opinione riguardo l’arrivo di investitori stranieri nel calcio italiano e soprattutto come vivi da tifosa questo passaggio ad Oriente?

BENEDETTA: In realtà non è così questo derby per il Milan è ancora italianissimo.

ALICE:  Premetto che l’Inter per me è stata e sarà sempre Massimo Moratti, un Presidente con più cuore di lui non l’ho ancora visto. Certo è che oggi bisogna fare i conti con i bilanci, con i costi, con i numeri e con tanti altri aspetti che hanno portato le milanesi a dover cedere la proprietà per poter far quadrare il bilancio. Io non sono contraria a questo tipo di operazioni, rispecchiano un po’ la situazione economico finanziaria di tutta Europa. Del resto prima dei cinesi a Milano sono arrivati gli sceicchi in Europa (vedi il caso specifico di Manchester City e Psg). Dobbiamo rassegnarci a queste nuove proprietà senza dimenticare quello che è il vero DNA delle nostre squadre.

12729352_10153381340947011_1205716061728926880_nBerlusconi-Moratti personalità storiche del nostro panorama calcistico: cosa lascia in eredità il tuo Presidente? Per cosa lo ricorderai?

BENEDETTA: Il presidente Berlusconi lascerà un ricordo indelebile per tutti i tifosi del Milan. E’ e sarà il presidente più vincente nella storia del calcio, una figura che ha cambiato il modo di pensare e vivere il calcio, ma soprattutto di comunicarlo. I tifosi del Milan sono stati fortunati, per trent’anni hanno goduto delle grandi vittorie del Milan. Devono essere grati al presidente Berlusconi, per sempre.

ALICE: Ricorderò il mio Presidente la notte del 22 maggio 2010. Sembrerà banale ma quella notte ho visto la realizzazione del sogno di un tifoso, di un uomo… non di un Presidente. Massimo Moratti quella notte non era il Presidente dell’Inter, era uno di noi.

Cosa ti aspetti dalla nuova proprietà?

BENEDETTA: Si può solo augurare buon lavoro a chi dovrà occuparsi di una società gloriosa come quella del Milan.

ALICE: Che faccia quadrare i conti!!! 🙂  Ma soprattutto che capisca che l’Inter non è una società di calcio, l’Inter è una famiglia con i suoi pregi e con i suoi difetti e come una famiglia va difesa e tutelata con unghie e con i denti.

Milan e Inter possono contare su attaccanti in forma e “ritrovati”: dobbiamo aspettarci una partita ricca di occasioni e gol?

BENEDETTA: Speriamo che ci sia un grande spettacolo in campo, lo stadio sarà gremito e gli spettatori hanno voglia di divertirsi.

ALICE: Speriamo!!! Un derby che finisce 0-0 non è un derby … certo, eviterei il 6-0 però!!! 🙂  Mauro Icardi è il nostro punto di riferimento e a mia avviso, a livello di organico, sulla carta l’Inter ha giocatori migliori rispetto ai rossoneri. Il campo dice il contrario, forse perché quello che fa la differenza non sono tanto gli uomini quanto la grinta che si mette in campo.

(All’interista chiediamo) Per il dopo De Boeur si sono fatti tanti nomi, credi sia Pioli l’uomo giusto?

1401452_10151746288847011_2064865180_o(Alla milanista chiediamo) Dopo tanti allenatori transitati in tempi recenti sulla panchina rossonera sei contentoa della scelta ricaduta su Montella?

BENEDETTA: Si, molto. Montella è’ riuscito a riportare lo spirito giusto per fare una buona stagione.

ALICE: Come ho detto De Boer ha pagato per colpe non sue. Stefano Pioli è sicuramente un buon allenatore che può dare quella boccata d’aria fresca al gruppo e spezzare quel senso di negatività maturato in questi mesi. Hanno sempre tutti molte aspettative quando arriva un allenatore nuovo, io preferisco stare con i piedi per terra, lasciare a Pioli il tempo di prendere in mano la squadra, farla sua e poi dare un giudizio. Di certo gli faccio un immenso in bocca al lupo!!!

Come sono i tuoi rapporti con l’altra sponda del Naviglio?

BENEDETTA: Ottimi, una sana rivalità sportiva.

ALICE: IO NON HO CUGINI!! Può bastare? A parte gli scherzi la rivalità tra i tifosi di Inter e Milan esiste da quando al Ristorante l’Orologio un gruppo di “dissidenti” del Milan, in disaccordo con le politiche sportive rossonere hanno deciso di dare vita all’Internazionale Football Club nel lontano 8 Marzo 1908. Il bello della nostra rivalità è che è una rivalità sana: ci sono le prese in giro, ci sono le discussioni più o meno accese, ci si manda a quel paese. Tutto però finisce al triplice fischio finale, poi tutti insieme a mangiare il panino e a berci una birretta.

Cosa sceglieresti tra vincere il derby e terminare il campionato con un posto in Europa League o perdere il derby e giocarsi i preliminari di Champions? 

BENEDETTA: ahhaaha posso astenermi?

12226975_10208090104874177_6781495207591406178_nALICE: Prossima domanda???? 🙂 Premettendo che io vorrei che l’Inter vincesse il Derby sempre, anche quando giocano i pulcini!!!! Credo che l’Inter di adesso non sia pronta per affrontare una competizione come la Champions League e i pessimi risultati di Europa League lo dimostrano. Inutile presentarsi se poi non sei all’altezza della situazion, quindi la Juve l’abbiamo già battuta alla grande, cerchiamo di vincere il derby va!!!

Invece del pronostico ti chiediamo di indicarci  chi sarà, a tuo avviso, l’uomo partita.

BENEDETTA: ahahaha no, no il Derby è troppo delicato, basta vincere, anche con un gol all’ultimo secondo  di Donnarumma potrebbe andare bene.

ALICE: Istintivamente direi Mauro Icardi perché la mette sempre lui ed è il giocatore che, sulla carta oggi, ti risolve le partite. Ma sarebbe una risposta troppo banale e scontata. Quindi dico che l’uomo partita sarà Stefano Pioli. Facendo tutti gli scongiuri e le macumbe del caso e per la legge dei grandi numeri alla sua prima partita il nuovo allenatore si porta a casa i 3 punti… anche perché se aspettiamo Gabigol… …

Caterina Autiero