L’unico pronostico davvero valido per il Derby d’Italia? Le polemiche.

Proprio così, quando a scendere in campo sono la Juventus e lInter la cosa che più si può prevedere è che al triplice fischio dell’arbitro si scatenerà il putiferio.

Che sia in un senso o nell’altro questa è davvero l’unica certezza in una partita che, da sempre, è una delle più discusse e chiacchierate.

Se a scatenarlo – in questo caso – sia stato un doppio tiro dal dischetto, una punizione che per molti avrebbe dovuto essere un rigore, qualche cartellino mancato, ancora non è chiaro, ma sicuramente i bianconeri sono usciti dal proprio stadio con parecchi dubbi e le polemiche risuoneranno ancora per molti giorni.

Gli interisti invece hanno lasciato l’Allianz Stadium da vincitori, contenti e consapevoli di aver portato a casa una vittoria che gli permette di rimanere ancorati alla speranza di ottenere la seconda stella.

Soddisfatti perciò del risultato utile, ma non si può dire lo stesso della prestazione. Nonostante i tre punti, infatti, la partita è stata nettamente dominata dai rivali bianconeri e l’Inter ha giocato ben al di sotto delle proprie possibilità.

E proprio in questo c’è la dimostrazione di quanto il calcio sia un gioco strano e contorto.

La squadra che gioca peggio riesce ad avere la meglio, ma non è tutto. La Juve non solo ha vantato una prestazione superiore a quella dei nerazzurri, ma ha giocato una delle sue migliori partite della stagione. L’Inter, che dopo un periodo di totale offuscamento avrebbe dovuto giocarsela al meglio, ha invece lasciato spazio a troppa fragilità e ha dimostrato ancora di non riuscire a ritrovare gli equilibri di inizio stagione.

Lucidità e precisione avrebbero dovuto essere ingredienti immancabili in una partita come quella di domenica sera, in cui un’eventuale sconfitta sarebbe costata davvero caro ai nerazzurri.

Ripartire dal terzo posto, a sette giornate dalla fine del campionato è comunque complicato ma la squadra di Inzaghi sembra, almeno a parole, non essersi ancora arresa:

Questi punti valgono tantissimo. Ci voleva questa vittoria di sacrificio, ci darà una grande mano per le prossime gare. Le partite si vincono anche così, l’importante oggi era vincere, non giocare bene”.

Questa la dichiarazione di Milan Škriniar al fischio finale del match, nel quale il difensore slovacco è stato decisivo nell’arginare Dusan Vlahovic.

LE PANCHINE

Simone Inzaghi è tornato vittorioso contro la squadra di Allegri dopo la Supercoppa di gennaio. Quella di ieri sera è stata un’Inter ben diversa rispetto a quella che abbiamo visto nella finale vinta per 2-1 dai nerazzurri all’ultimo secondo, ma della quale il tecnico si è detto comunque soddisfatto:

“È una partita che ci voleva in questo momento e siamo orgogliosi del risultato. I ragazzi sono stati bravi: la Juventus non perdeva da quattro mesi e l’Inter non vinceva qui da dieci anni. Io penso che la squadra abbia fatto una partita intelligente”.

Inzaghi non è nuovo ad avere risultati positivi contro la Juventus: vincendo la prima Supercoppa con i nerazzurri si è aggiudicato il titolo di allenatore con più successi in finale contro i bianconeri (due con la Lazio nel 2017 e nel 2019 e una con l’Inter quest’anno).

Meno entusiasmo invece per Massimiliano Allegri, che non vedeva la sua Juve perdere dal 27 novembre contro l’Atalanta.

Sembra che il nero e l’azzurro siano colori sfortunati per il tecnico bianconero, il quale poteva sperare in un sorpasso decisivo per sfilare all’Inter il posto nella lotta scudetto, e invece si ritrova ora a dover preparare al meglio la sua squadra per aggiudicarsi quello in Champions.

Quanto peserà questo Derby d’Italia sul destino delle due squadre? Lo vedremo tra sole sette giornate.

Romina Sorbelli