Continuano le frecciatine, a distanza, tra il Patron azzurro e l’ex tecnico.

 «Della scorsa stagione resta sì il piacere di aver giocato bene ma anche l’amarezza di non aver vinto.
A Sarri abbiamo dato tutto e in tre anni non abbiamo vinto niente».

Così, De Laurentiis, tramite le colonne dell’Equipe -che ha dedicato uno speciale al Napoli di Ancelotti-, non ha perso l’occasione di sfruculiare  Maurizio Sarri.

Parole intrise di astio che smentiscono quanto, lo stesso Presidente, aveva scritto sui social per congedare l’allenatore (una volta) tanto amato:

Il tecnico, che adesso guida il Chelsea, nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Premier contro il Newcastle coglie l’occasione per rispondere alle accuse:

 «De Laurentiis parla tanto di me perché gli manco…lui, per adesso, non mi manca. A Napoli è vero che non abbiamo vinto niente ma abbiamo stabilito il record di 91 punti e siamo andati due volte in Champions League.
Napoli e il Napoli devono essere orgogliosi di questi risultati, anche perché abbiamo affrontati una Juventus che ha vinto tutto in Italia».
 

Un rapporto, quello tra l’allenatore e il Presidente, che si è logorato nel tempo durante la stagione passata e che ha portato a un’estate turbolenta e alla fine definitiva.
Voltata pagina, ognuno per la propria strada o quasi… perchè l’amore che legava le parti si è trasformato in rancore.

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Sono davvero necessarie queste continue provocazioni?

Che piaccia o meno, l’era Sarri è storia del club partenopeo. Un passato remoto che non merita di scorrere nel tempo covando astio.
Tre anni vissuti tra bel gioco, sogni e emozioni irripetibili: pur non avendo vinto titoli, la squadra ha fatto rinascere in città un entusiasmo e un attaccamento che mancavano dagli anni del Pibe de Oro.
Tutto questo non si cancella, tutto questo meriterebbe un po’ di maturità e buon senso da parte dei protagonisti.

 

Caterina Autiero