Il verdetto del Collegio di garanzia dello sport ha deciso: la Juventus dovrà disputare la prossima partita di campionato contro il Chievo con la curva sud chiusa. La “punizione” è per i fatti che risalgono allo scorso 26 aprile, durante il derby con il Toro. “Il Collegio di Garanzia dello Sport, al termine della sessione di udienza a sezioni unite tenutasi oggi, ha respinto il ricorso della Juventus contro la Federcalcio per la decisione della Corte federale recante obbligo di disputare prima gara stagione 2015-2016 col settore ‘Tribuna Sud‘ dello Juventus Stadium a porte chiuse ed ha disposto la liquidazione delle spese del giudizio, poste a carico della soccombente e quantificate in euro 2.000, a favore della resistente Figc“. Respinto il ricorso del club bianconero.

Il provvedimento era stato sospeso dopo il ricorso avanzato dalla Juve per effettuare indagini più approfondite. Ora, invece, la decisione di procedere e rendere effettiva la sanzione nel prossimo impegno in programma alla ripresa dopo la sosta per le Nazionali, in cui la Juve ospiterà il Chievo.

Ci sono voluti tre gradi di giudizio ma alla fine la giustizia sportiva ha emesso la sua sentenza. Una decisione che punisce tanti, per essere esemplare, ma che non risolve una certa piaga del calcio.

Andiamo con ordine. Il 26 aprile scorso, durante il derby della Mole disputato allo Stadio Olimpico, sono avvenuti fatti che con lo sport non hanno nulla a che vedere. Tensioni e scontri con un grave episodio avvenuto all’interno dello stadio: lancio di bombe carta. Dopo varie indagini e ricostruzioni, lo scorso giugno, è stato arrestato un tifoso della Juve. Si tratta di Giorgio Evenzio Saurgnani, assicuratore bergamasco. Saurgnani era già stato controllato più volte. Aveva ottenuto un Daspo, poi, era stato inserito nella blacklist che gli impediva di acquistare biglietti. Questo, però, non gli ha impedito di accedere allo stadio Olimpico durante il derby.

All’indomani della sanzione ai danni della curva bianconera una fetta sana di pubblico non ci stà. Una decisione che ha il sapore di ingiustizia e assurdità per il popolo bianconero è quanto emerge dai social e da alcuni tifosi che ci hanno scritto e che abbiamo interpellato.

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Questa decisione genera rabbia e rischia di allontanare “i buoni” dagli spalti: chiudendo una curva intera si puniscono tanti veri tifosi che con quei fatti incresciosi non c’entrano nulla o che magari non erano nemmeno presenti. Essendo una partita “fuori casa” l’acquisto del biglietto è computerizzato e di conseguenza si potrebbe risalire agli abbonati bianconeri che hanno acquistato il biglietto “per la trasferta” e quindi erano (o risultano), malauguratamente, presenti quel giorno…” è quanto ci dice Simone P.

Ma lo sanno che per le modalità di acquisto, è possibile che nel settore ospiti dell’Olimpico, tanto incriminato in massa, ci fossero anche abbonati juventini di altri settori dello Stadium (non della curva che verrà punita)? Che senso ha questa decisione?…” è l’interrogativo che si pone Beppe A.

Alla luce di queste osservazioni vien da chiedersi se, come ci scrive Marco F. “…si sta facendo davvero qualcosa per cercare di allontanare chi con il tifo non c’entra nulla? Per chi ama il calcio questa storia rappresenta l’ennesima sconfitta…

Caterina Autiero