Non è stato semplice per i Bianconeri vincere al Matusa. Una partita complicata, difficile da gestire, difficile da riuscire a portare a casa e perfino difficile da chiudere. La Juve ha stretto i denti, ha attaccato a testa bassa, ha incassato colpi, ha sbagliato (un po’ troppo) ma alla fine, con pazienza, è arrivata la 14a. L’avversario, al di là di quello che dice la classifica, è difficile da affrontare e contro la Juve ha tentato l’impresa.

Brutto il primo tempo. Il Frosinone chiuso e la Juve compassata non regalano particolari sussulti. Poche azioni pericolose per i bianconeri: al 5′ Sturaro non arriva sul cross di Alex Sandro, poi ci prova al 34′ ma respinge Leali; sul finire della prima metà di gioco l’occasione d’oro per gli ospiti capita a Morata che salta due canarini ma si fa parare da Leali. Anche i Ciociari hanno occasione di violare la porta di Buffon, ma Ciofani, lanciato da Blanchard calcia fuori.

Pochi brividi, poco spettacolo, il primo tempo si chiude 0-0.

Il secondo tempo è un assedio bianconero. Tanti i tiri, tante occasioni ma difficoltà nel centrare lo specchio della porta. Il Frosinone è schiacciato nella sua metà campo ma alla Juve manca brillantezza. I ritmi di gioco sono troppo bassi per riuscire a traforare il muro ciociaro.  Scendono in campo i singoli. Sbloccano due giocate da campione. Al 74′ da un cross teso di Alex Sandro, Cuadrado, posizionato sul secondo palo mette il pallone alle spalle di Leali. Al 90′ chiude la partita Dybala.

Vincono i bianconeri, vince il Napoli contro il Carpi (che resta a + 2), il testa a testa continua ma sabato sarà scontro diretto…

 

Caterina Autiero