A guardare oggi il parco attaccanti della Juventus, possiamo dire che alla Signora va proprio di lusso. E non solo per quelli schierati, ma anche  – e soprattutto – per quelli che tutte le gare si accomodano in panchina, giocando solo spezzoni di gara o (come nel caso di Dybala) non giocando affatto. E se è vero che siamo solo alla quarta di campionato ancora da disputare, è anche vero che il fronte offensivo bianconero si è già delineato.

(immagine Getty)

Oramai appare chiaro ai più che la coppia d’ attacco titolare sarà composta da Mario Mandzukic e Cristiano Ronaldo, scelta che lascia un solo posto disponibile nel 433 considerato il modulo eletto per Massimiliano Allegri. Modulo che al tecnico assicura equilibrio e fisicità – come sempre da lui sottolineato – ma che sacrifica oltremodo l’ alto tasso tecnico di cui la rosa bianconera è dotata e che non trova lo spazio che forse meriterebbe  specialmente ora che alla Juventus è arrivato Cristiano Ronaldo, avvezzo dal Real a confrontarsi con compagni appartenenti alla stessa categoria. Tralasciando il caso specifico di Dybala, considerato  – dal tecnico –  inadatto al 433, stiamo parlando di Juan Cuadrado, Douglas Costa e Federico Bernardeschi: tutti in ‘competizione’ per un posto da titolare.

I tre giocatori offensivi vengono sovente utilizzati come elementi di rottura dell’equilibrio: il termine ‘spacca partite’, appartenuto inizialmente al solo Juan Cuadrado per la capacità di cambiare le gare in corso, è stato poi esteso lo scorso anno maggiormente a Douglas Costa (rivelatosi pressocché fondamentale nella seconda parte del campionato) e  allo stesso Bernardeschi, sebbene il minutaggio dell’ ex viola sia stato davvero esiguo anche per i vari infortuni occorsi. Questo appellativo in casa Juve è diventato quasi un complimento per i giocatori che pure, di fatto, continuano a non essere considerati nell’ undici di ruolo; tranne il caso in cui Cuadrado venga riadattato come esterno difensivo, ruolo in cui il colombiano si destreggia con risultati discreti.

A questo punto sembra quanto meno naturale cominciare a pensare che il 433, forse, non è il solo abito che la Juve possa e debba indossare durante questa stagione in corso; che il modulo, per quanto considerato sicuro per quel che concerne la fase difensiva, per impostazione e interpreti pecchi di dinamismo e di spettacolarità e che con l’ attuale rosa offensiva la Juventus potrebbe variare di più e soprattutto dare maggiore spazio a  elementi che possano garantire velocità e movimento tra le linee. Le uscite della Signora in agosto hanno visto all’ opera un ‘attacco mobile’ che sembrava promettere grandi cose e nel quale Ronaldo è parso a suo agio, a differenza delle partite di campionato.  Ovvio che necessariamente qualcuno andrebbe ruotato – vista la densità di impegni che aspetta i bianconeri – ma non v’è dubbio che la Vecchia Signora non abbia ancora trovato l’assetto migliore, che soprattutto permetta ai giocatori più tecnici e estrosi di non restare troppo tempo inutilizzati: tra le possibili opzioni, rispolverare la difesa a tre sarebbe un bene per tutti.

Lo stesso Bernardeschi, giocatore dalle notevoli doti fisiche oltre che equipaggiato di una ottima tecnica, andrebbe rivalutato in un’ ottica che non sia quella soltanto dell’ala: il giovane carrarese può riservarci molte più cose di quelle viste fino ad ora impiegato sulla fascia.

Daniela Russo