Pippo Inzaghi rimane sulla panchina del Milan. La decisione è stata presa nel corso di un incontro pomeridiano ad Arcore durato un’ora e mezza tra l’amministratore delegato Adriano Galliani e il presidente Silvio Berlusconi. L’allenatore rimarrà fino al termine della stagione.

Al momento la posizione di Inzaghi è considerata “non a rischio”, ma tutto potrebbe cambiare di fronte a una prova deludente domenica a San Siro contro il Cesena penultimo in classifica. E anche se alla luce di un nuovo passo falso il cambio di guida tecnica non dovesse materializzarsi, a fine stagione il destino di Super Pippo sembrerebbe ormai segnato. Il sostegno al Mister rossonero è ancora forte e il legame non verrà rotto nemmeno in caso di brutta figura con il Cesena. Statistiche alla mano, la marcia dei rossoneri in questo inizio anno, è da retrocessione. Cinque punti in sette partite: quattro sconfitte, due pareggi, un solo successo, dodici gol incassati e otto messi a segno. Se non ci sarà un’inversione di tendenza, a giugno il divorzio appare inevitabile.

Circolano molti nomi in casa Milan: il primo della lista è Vincenzo Montella, mentre non convince del tutto Cesare Prandelli. Luciano Spalletti, che pure piace, costa troppo e ci sarebbe anche da pagare una penale allo Zenit.

Barbara Roviello Ghiringhelli