Cento gol.

Cento volte in cui la palla carambola in rete per dare alla tua squadra una vittoria, per siglare un pareggio sofferto e magari solo per accorciare le distanze.

Cento volte tutte con la stessa maglia, a volte da titolare, a volte da subentrato, con il sole rovente o sotto la pioggia che inzuppa il terreno e appesantisce le gambe.

Tra gli applausi, ma anche tra i fischi. 

I cento gol di Paulo Dybala, arrivati durante la partita contro il Sassuolo ( partita forse inutile, forse ancora decisiva) ci raccontano quasi sei anni della storia della Juventus, della nostra storia come tifosi.

Storia fortunata, perché è una storia di vittorie e di trofei, con qualche potente delusione in mezzo. E ci sta, perché la storia si fa così, tra i sorrisi e le lacrime, tra i sì e i no.

Paulo Dybala entra ancora una volta in questa storia e lo fa di diritto, con il piglio di uno che non riceve regali, di uno cui non vengono mai fatti sconti. 

Forse non è chiaro, ma stare nel “club dei 100” è un merito, per questo giocatore ( primo non europeo, tra l’altro, a raggiungere questo traguardo).

Dybala 100
Fonte immagine pagina Twitter Juventus Official

Ma le statistiche e i “record” di Paulo Dybala sovente restano nei taccuini degli addetti stampa, perché il tifoso bianconero, con il trascorrere del tempo, è sempre più ostile nei confronti del Diez.

Che poi, già essere ostili al proprio numero dieci… Non è una cosa tanto normale.

Eppure è così.

Anche nel giorno di un traguardo così significativo, di un traguardo del quale bisognerebbe solo felicitarsi in qualità di tifosi, scatta la polemica.

Per capire basta leggere a caso i commenti, soprattutto sui social, che accompagnano i post celebrativi al centesimo gol dell’attaccante bianconero (come quello che segue).

I commenti parlano da soli.

E sono solo alcuni dei tanti, della stessa matrice,  contro questo giocatore. Da sempre.

Mi chiedo che problemi abbia la tifoseria bianconera nei confronti di Dybala (uno che veste la maglia che i tifosi dicono di amare!).

Come mai non riesce a godersi la bellezza e la perizia tecnica di queste cento reti, spesso risolutive e determinanti per il cammino della Vecchia Signora.

Perché, davvero, siamo nel regno dell’imponderabile.

Tanta acredine ha radici incomprensibili e non so darvi una risposta.

Quello che posso dire oggi è che, alla fine, qualcosa resterà di questo traguardo.

Di questi 100 gol con la maglia della Juventus, resterà soprattutto la fatica che il Diez ha fatto per arrivarci.

Perché, fosse stato per i tifosi ( per i SUOI tifosi), questa meta, lui non l’avrebbe mai tagliata.

Daniela Russo