“Lukaku andrebbe in guerra per Conte”

Si potrebbe forse riassumere così, con la frase di Antonio Cassano, il rapporto che lega il tecnico dell’Inter Antonio Conte e l’attaccante Romelu Lukaku.

Quattro partite, sei tiri in porta, tre gol. Questi i numeri del belga, questi i numeri che hanno conquistato definitivamente i tifosi nerazzurri, questi i numeri che hanno fatto esplodere di entusiasmo lui, Antonio Conte. 

La passione del leccese per il classe 1993 non nasce oggi, ma ha radici ben più profonde. 

Diego Costa e Conte al Chelsea – 2016.2017
Foto: calciomercato.com

Nell’estate 2017 Conte, allora tecnico del Chelsea e alla sua seconda stagione con i Blues, rompe i rapporti con lo spagnolo Diego Costa. Indica così al patron Abramovich il suo possibile sostituto, il rinforzo necessario per guidare l’attacco. Il suo nome? Romelu Lukaku. 

I due, prima di quella calda estate del 2017, si erano incrociati per ben tre volte in un anno. 

La prima occasione fu all’Europeo 2016, quando l’Italia, allenata proprio da Conte, debutta nel torneo contro il Belgio, vincendo per 2-0. A novembre i due si incontrano di nuovo. Questa volta il belga veste la casacca dell’Everton e, allo Stamford Bridge, affronta il Chelsea, del nuovo allenatore Antonio Conte. È la gara di andata di Premier League tra i due club e anche in questa occasione la squadra di Romelu perde.  Terzo e ultimo incontro il match di ritorno di campionato, sempre tra Everton e Blues, la formazione del leccese vince per 3-0. Il ragazzo non ha particolarmente brillato in quelle gare, anzi tutt’altro. Ma Antonio Conte aveva già messo gli occhi su di lui. 

Romelu Lukaku – Everton
Foto di Paul Ellis / Getty

E come dargli torto. Romelu, cresciuto con Didier Drogba come modello, arrivava da una stagione clamorosa: 25 reti in 37 presenze in Premier League, suo massimo in carriera. 

Il belga affrontava senza problemi le difese avversarie, trascinandosi dietro la squadra. Forza fisica, movimenti giusti, buona tecnica ma soprattutto voglia di giocare con la squadra e per la squadra, lasciando da parte inutili protagonismi. Un curriculum perfetto per Antonio Conte.

Romelu incarnava e incarna ancora adesso tutto ciò che l’allora tecnico Blues cerca in una punta. 

Lukaku Inter

Il suo sogno di averlo in squadra, al Chelsea, non si avvera. Ma il leccese non si arrende e, arrivato all’Inter, il primo nome che fa è sempre quello: Lukaku. Finalmente viene accontentato. Tra i due, è innegabile, si crea un rapporto speciale, di vera stima reciproca e di affetto, che si rinforza a ogni grande giocata del belga. È l’attaccante stesso ad ammettere il forte rapporto che lo lega al tecnico. Un allenatore che, a 26 anni, voleva fortemente e che lo sta aiutando e motivando molto. 

Una sintonia e un legame esplosi in un abbraccio tra i due, dopo il 2-0 nel derby della Madonnina, messo a segno proprio da Lukaku. E si sa, un abbraccio vale più di mille parole.

Alessandra Cangialosi