Mandragora, giocatore dell’ Udinese incastrato dalla prova tv mentre bestemmiava durante la partita con la Sampdoria, ha ricevuto dal giudice sportivo una giornata di squalifica e ora rischia anche di non essere convocato da Mancini per gli impegni della Nazionale nella Nations League 2019.

La Nazionale italiana di calcio ha un codice etico che tutti i giocatori sono tenuti a rispettare non solo durante le partite con gli azzurri, ma anche nelle proprie squadre di campionato. Questo codice etico è stato voluto fortemente da Cesare Prandelli e punisce con la non convocazione coloro che hanno avuto atteggiamenti poco rispettosi nei confronti di avversari, dei tifosi e della dirigenza.

Il codice etico, tuttavia, può essere raggirato dalla volontà del commissario tecnico a cui spetta l’ultima decisione riguardanti le convocazioni. In passato ci sono stati casi in cui il comportamento scorretto del giocatore è stato punito dal giudice sportivo in campionato ma non ha compromesso la chiamata in Nazionale.

Un nome su tutti è quello di Mario Balotelli che in passato ha subito non poche squalifiche per gesti inconsulti e espressioni ingiuriose. Questo suo comportamento gli ha precluso più volte precluso la Nazionale: Prandelli lo ha voluto nonostante le squalifiche, ma successivamente non è stato convocato da Conte e da Ventura. Con la nuova Nazionale di Roberto Mancini ci potrebbe essere un suo ritorno in azzurro.

Anche Chiellini, dopo aver subito una squalifica di 3 giornate per una gomitata a Pjanic durante una partita contro la Roma del 2014, è stato graziato da Prandelli che lo ha convocato per i mondiali di Brasile 2014 giudicando la gomitata involontaria.

L’interpretazione del codice etico della Nazionale di calcio italiana è soggetto al parere personale del commissario tecnico: Mandragora ha sbagliato, ma potrebbe comunque essere perdonato e  chiamato da Mancini a vestire la maglia azzurra nella Nations League che si giocherà a breve.

Gisella Santoro

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