Ieri sera la Roma ha dimostrato che ci sa fare, che può e deve competere con le migliori d’Europa. Le sei vittorie alle spalle l’hanno portata sul campo dell’Etihad Stadium con una marcia in più. E si è visto. Un pareggio non è certo una vittoria, ma forse non sono d’accordo tutti quei romanisti che hanno assistito alla clamorosa ripresa dopo il gol al 4′ di Aguero, che avrebbe di certo scoraggiato chiunque. Non si fa pregare il Capitano, che dopo meno di venti minuti dalla rete del City va a segno con uno splendido cucchiaio di destro col quale supera Hart, che agita invano le mani al cielo. A 38 anni e 3 giorni Totti non ha nulla da dimostrare, ma ancora tanto da far vedere a tutti quei tifosi che lo hanno seguito fin là, in evidente delirio per lui. Per il numero 10 giallorosso si tratta di un record: è il calciatore più vecchio a segnare in una gara di Champions League.

Abbiamo visto una Roma di qualità in grado di creare opportunità: reattiva, veloce, ma soprattutto ben organizzata. Il centrocampo si è rivelato l’arma in più. Gli scatti di Gervinho, che più di una volta ci hanno lasciati col fiato sospeso, Maikon che, nonostante la traversa nel tentativo di rimediare all’1-0 arrivato troppo presto, è stato devastante sulla fascia destra, hanno decisamente messo il City in difficoltà, specialmente nel secondo tempo. Ottima partita anche per Keita, che ha giocato il ruolo di pilastro della squadra da centrocampo. Il risultato non può in nessun modo offuscare la prestazione dei giallorossi, soprattutto vista la posizione privilegiata rispetto al Manchester City, già reduce da una sconfitta col Bayern. Non è la vittoria in cui tutti speravano, ma la Roma tornerà al campionato più carica di prima, pronta a misurarsi domenica 5 ottobre con l’altra capolista, la Juventus di Allegri.

 

Valentina De Santis