Nel solo girone d’andata, sulla panchina del Chievo si sono succeduti tre allenatori. Un altro cambio, riguarda, questa volta, la panchina della sezione femminile che ha sollevato dall’incarico Diego Zuccher, il tecnico della promozione in Serie A e del sesto posto conquistato nel corso della passata stagione in massima serie.

Pesano su questa decisione gli appena 3 punti sopra la zona retrocessione ma, soprattutto, i 9 gol subiti nel derby contro l’Hellas.

La guida della squadra sarà affidata a  Emiliano Bonazzoli.

Per l’ex attaccante classe ’79, protagonista per tanti anni in Serie A, sarà la terza esperienza da allenatore, dopo quelle con Atletico Conselve (Prima Categoria) nel 2016-2017 e con il Themal Teolo in Promozione la stagione seguente.

Bonazzoli dovrà lavorare soprattutto sulla fase difensiva: le ragazze gialloblù, infatti, hanno subito ben 39 gol in 10 giornate.


UNA VITA DA BOMBER IN GIRO PER L’ITALIA

Considerato una “giovane promessa” dagli addetti ai lavori, a 18 anni fa il suo esordio in serie B con il Brescia (1997) e in serie A la stagione successiva (militando in prima squadra per due anni ma giocando solo in 18 occasioni, senza mai andare in gol).
Nel mercato invernale del 1999 passa in prestito al Cesena, in cadetteria e riesce a segnare il suo primo gol in campionato (il secondo in carriera da professionista).
L’anno successivo torna al Brescia, retrocesso in serie cadetta e il “Bonazza” finalmente titolare delle Rondinelle segna 10 gol in 35 incontri.

28 Oct 2001: Emiliano Bonazzoli of Parma celebrates after scoring during the Serie A 9th Round League match between Parma and Verona, played at the E. Tardini Stadium, Parma. DIGITAL IMAGE. Mandatory Credit: Grazia Neri/ALLSPORT

L’estate 2000 viene acquistato a titolo definitivo dal Parma. Bonazzoli ritorna in massima serie ma l’esperienza è da dimenticare quindi passa in prestito per sei mesi al Verona dove con i suoi gol (7 reti in 28 partite) contribuisce alla salvezza degli scaligeri e dimostra di essere all’altezza della serie maggiore. Il Parma lo riconferma per la stagione 2001/02 ma Bonazzoli non trova lo spazio necessario, chiuso da Gilardino e Di Vaio – disputerà in tutto 35 gare andando a segno 8 volte-.

Nel gennaio 2003 approda in prestito alla Reggina e, nonostante un parco attaccanti composto da  Di Michele, Bogdani e Gianluca Savoldi è subito promosso titolare e ripagherà la fiducia di mister Colomba con 7 reti nella stagione regolare più un fondamentale gol nello spareggio salvezza contro l’Atalanta, a Bergamo.
La grande stagione in amaranto convince i calabresi a riscattare il bomber della salvezza che, però, nella stagione 2003-2004 realizza appena 2 reti in 25 partite. Nonostante i numeri resta a Reggio Calabria anche l’anno successivo, e, sotto la guida del neotecnico Walter Mazzarri, ritrova continuità realizzativa.

(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Nel mercato estivo della stagione 2005-2006 si trasferisce alla Sampdoria. La stagione è ad alti livelli e realizza una media di mezzo gol a partita ma viene frenato da un infortunio al crociato.
Dopo un lungo periodo di riabilitazione, ritorna in campo, trova una continuità ma viene nuovamente bloccato per una frattura di un dito della mano prima poi da un’altra frattura al legamento crociato del ginocchio sinistro. Nel 2007-2008 gioca 30 partite in Serie A ma va a segno solo in due occasioni. In Europa però, grazie alla doppietta rifilata ai lituani del FBK Kaunas, porta a 4 le marcature in Coppa Uefa e diventa il capocannoniere di tutti i tempi del club blucerchiato; nella successiva trasferta di coppa contro il Partizan, porta il record a 5 reti. 

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Resta a Genova anche nella stagione seguente ma il 14 gennaio 2009 passa in prestito con diritto di riscatto dell’intero cartellino alla Fiorentina ma a fine stagione tornerà doriano. Con la maglia viola scende in campo 12 volte e segna l’unico gol della sua stagione proprio contro la sua ex squadra, la Reggina.

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Tornato a Genova non trova spazio. Dichiarerà che per giocare in avanti “bisogna piacere a Cassano, e lui non gli piaceva”.
Torna quindi dove si era sentito amato, alla Reggina e pur di restarci si dimezza l’ingaggio.
A gennaio 2013, dopo essersi svincolato, si accasa a Padova ma finirà, sempre per infortunio, la stagione anzitempo.

Inizia così una parobola discendente che lo vede misurarsi con il calcio dilettantistico e con l’estero.
L’esperienza in Serie D, a Marano, in provincia di Vicenza, dura pochi mesi; la seconda parte della stagione 2014 lo vede giocare all’estero, in Ungheria, all’Honvéd.
Anche la parentesi estera durerà poco e a Emiliano non resta che riprovare in Serie D,  all’Este. Qui sarà protagonista di un gesto che gli varrà 10 giornate di squalifica per insulti razzisti rivolti all’arbitro di origini marocchine.
Chiusa la negativa parentesi all’Este, il Miami Fusion lo ingaggia per disputare il campionato MLS americano ma non riuscirà mai a giocare quindi, ad agosto 2015 torna in Italia, alla Robur Siena. Anche qui l’esperienza durerà pochi mesi.
Chiude la propria carriera nel 2016 al Cittadella con una promozione in Serie B, ma a reti bianche.

Tra club, Nazionale maggiore e Nazionali giovanili, Bonazzoli ha totalizzato 569 presenze e 135 gol, alla media di 0,24 gol a partita

Emiliano Bonazzoli ha avuto una carriera caratterizzata da alti e bassi, cadute e risalite e, adesso prova a rilanciarsi con la sua nuova vita professionale partendo dal calcio femminile.

 

Caterina Autiero

 

 

 

(ex giocatore professionista che ha indossato, tra le altre, le maglie di Brescia, Verona, Parma, Reggina, Sampdoria e Fiorentina) che sarà coadiuvato dal vice Ivan Franzolin.

 

dà continuità alla sua nuova vita professionale partendo dal calcio femminile.