La sconfitta in extremis col Genoa getta il buio sulla sponda clivense: tra i tifosi serpeggia delusione e malumore soprattutto nei confronti di Maran

Al peggio non c’è mai fine: e se per il Chievo peggio significava perdere allo scadere contro il Genoa, ebbene allora ci siamo.

La gara, sostanzialmente tra due squadre che si sono affrontate a centrocampo, pareva destinata sin da subito al pareggio che, tutto sommato, sarebbe stato anche giusto. Se non che, è arrivato lui, Laxalt, l’uomo del novantesimo minuto a inguaiare i ragazzi di Rolando Maran.

Proprio il tecnico ha parlato a proposito del clima creatosi in casa clivense. L’impressione è che, come già sottolineato da Meggiorini, il Chievo stia vivendo un momento di “depressione psicologica”, una sorta di infida paura che taglia le gambe a tutta la squadra. “Io per primo mi sento messo in discussione. Questo momento negativo sta pesando sulla testa di tutti, non riusciamo a tradurre sul campo la voglia di fare bene. Bisogna uscirne con la collaborazione di tutti”.

Questa considerazione ci può stare, visto che è condivisa: sfortunatamente non lo è del tutto dai tifosi, che iniziano a pretendere una reazione repentina da parte della squadra. La panchina di Maran non pare più così  certa: il rischio d’esonero potrebbe concretizzarsi soprattutto in base al risultato della prossima sfida con il Cagliari, e la stessa tifoseria inizia a pensare che cambiare guida sia la soluzione necessaria per ridare fiducia in se stesso a un gruppo bloccato principalmente dalle proprie paure.

Per contro, c’è comunque qualcuno che vorrebbe lasciare tranquillo mister e ambiente, convinto che alla fine, anche quest’anno, il Chievo riuscirà a raggiungere la tanto sperata e desiderata salvezza.

Questa settimana, quindi, si presenta assolutamente fondamentale.

Daniela Russo