Chi lo avrebbe mai detto che in 8 giornate il Parma di Mister D’Aversa avrebbe già conquistato 13 punti?

Nessuno, compresa me.

Dopo un’estate travagliata – complice il processo SMS che ha coinvolto Emanuele Calaiò – e un budget ridotto, si è costruita una squadra che per molti sembrava essere già una delle tre possibili retrocesse.

Si è deciso di riconfermare diversi giocatori tra cui Iacoponi, Gagliolo, Scozzarella, Barillà, Siligardi, Ceravolo e Di Gaudio.
Sono arrivati in prestito Ciciretti – arrivato nella società ducale nella seconda parte di stagione in Serie B -, Grassi, Sepe e Inglese dal Napoli, Bastoni e Dimarco dall’Inter e Sierralta dell’Udinese.
Ritorno in maglia gialloblù anche per Jonathan Biabiany e Massimo Gobbi.
Arriva, a sorpresa, Gervinho. 

Una vera e propria scommessa.
In questo inizio di stagione, la fortuna sembra non essere dalla parte del Parma visti i numerosi infortuni tra cui quello di Federico Di Marco, Sierralta, Grassi, Inglese e Gervinho. Ah, dimenticavo i lungodegenti: Munari e Dezi attualmente fuori lista e Scozzarella – che sembra essere ormai pronto al rientro in campo -.
Nonostante ciò, gli undici titolari sono sempre riusciti a scendere in campo con formazioni, a volte, obbligate dagli infortuni e a dare il massimo, riuscendo anche a conquistare una vittoria importante a San Siro contro l’Inter o al “Marassi” contro il Genoa.

Questa è la prima stagione in Serie A non solo per il “nuovo” Parma, ma anche per Mister D’Aversa.
Prima di appendere le scarpe al chiodo, ha esordito con la maglia del Siena – squadra con cui ha disputato quattro stagioni –  in massima seria e con il Messina.

Chi sono, però, i tre migliori del Parma?

Al terzo posto troviamo la velocità e il dribbling di Gervinho. Ma, non sono da dimenticare le sue due meravigliose reti realizzate con Cagliari ed Empoli.

È un giocatore fondamentale per il tecnico abruzzese e speriamo che rientri al più presto possibile. Si è fermato da qualche settimana per una lesione al retto femorale sinistro e, per il momento, sembra essere in forte dubbio la sua presenza nella gara casalinga contro la Lazio di Inzaghi.

Al secondo, invece, metto la grinta e il cuore di Barillà.

Nonostante lo scorso anno sia riuscito a conquistare un posto tra gli unidici titolari solo verso il finale di stagione, quest’anno sembra essere cambiato qualcosa.
Il centrocampista classe ’88 sembra essere una pedina fondamentale. È attualmente il miglior assistman tra i crociati. È proprio lui, infatti, che ha servito l’assist a Gervinho contro l’Empoli e a Ceravolo a Genova.

In vetta abbiamo Bruno Alves, ex Cagliari e attuale Capitano.

Non è facile ereditare il posto e la fascia di Alessandro Lucarelli ma lui, lavorando e dando sempre il massimo in campo, sta facendo innamorare tutti i tifosi. Come Barillà, ha tanta grinta e cuore ma ciò che gli permette di conquistare il primo posto sono la sua sicurezza che ha in campo e il suo carisma.

 

Aurora Levati