Il campionato giallorosso non riesce a decollare, anzi, ormai gli alti e bassi sono più frequenti rispetto ai momenti duraturi dalle note positive. La Champions è apparsa fino ad adesso il terreno solido per la Roma che esclusa una sconfitta, ha trovato nove punti nei restanti tre incontri. Quel ko, però, è stato maturato proprio contro il Real Madrid, l’avversario di questa sera. Quei galacticos che nella stagione in corso hanno compiuto più di un passo falso ma che all’esordio in casa non hanno risparmiato la formazione romana.

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Da quella partita, andata ad aprire questa edizione del torneo europeo per le due squadre il   19 settembre, aspetti comuni alle formazioni si sono susseguiti: in primis l’andamento altalenante che a Madrid ha portato al cambio in panchina e che ad oggi vede il Real sesto in classifica nella Liga e la Roma settimana in Serie A. Posizioni inpensabili  ad inizio stagione e atteggiamenti discordanti rispetto alle aspettative: l’ultima giornata di campionato ha accomunato ancora una volta entrambe le squadre con la sconfitta dei blancos e dei giallorossi contro due club di medio-bassa posizione ( Eibar e Udinese).

Sempre un ko caratterizza il cammino europeo dei team: il Real ne ha collezionato uno  contro il Cska Mosca, vincendo le restanti sfide disputate e così, oggi, il girone G vede la Roma e i madrileni nella medesima situazione. Nove punti, la guida del gruppo, quanto basta per comprendere la rilevanza che questo scontro può assumere: una vittoria potrebbe cambiare gli equilibri e a questo punto non solo in Champions, ma di reazione, anche nel campionato. Serve una scossa e l’Europa può rappresentarla. Di Francesco e Solari dovranno tentare di apportarla facendo a meno di elementi di estrema importanza per i team in gara.

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La Roma sta vivendo un’emergenza a centrocampo, con l’infermieria piena: a De Rossi e Pastore si è aggiunto Lorenzo Pellegrini, ragion per cui sarà probabile un nuovo utilizzo di Zaniolo proprio contro il club che lo ha avuto al suo esordio come avversario. I guai non finiscono però per la rosa giallorossa.

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Se Manolas e Olsen tornano in gruppo e a disposizione di tutti, Dzeko potrebbe non riuscire ad essere al meglio delle condizioni a seguito del risentimento muscolare accusato nella seduta di rifinitura di ieri: in caso di forfait, spazio a Schick con El Shaarawy e Under o forse Florenzi,  avanzato ad ala offensiva per garantire più copertura contro i velocisti merengues. Ancora ai box Perotti che sta vivendo una prima parte di stagione lontano dal rettangolo verde.

Solari dalla sua farà una scelta senza poter tenere in considerazione Casemiro a centrocampo, Nacho in difesa e Navas in porta ma il modulo di gioco sembra sarà confermato al 4-3-3.

La Roma formato campionato segna poco e subisce tanto, quella in versione europea il contrario. Oggi, però, serve una sola  Roma che giochi, rimanendo  in partita, e senza troppi calcoli e incroci ipotetici su eventuali combinazione di risultati dell’altro campo ove si sfideranno il Cska Mosca e il Viktoria Plzen,  e che pensi a portare a casa un risultato, quello che  adesso più conta.

Chiara Vernini