Il cambio Chezzi-Castori, l’andamento stagionale, l’infortunio di Colombi e il momento di crisi del Carpi.

 

Sono solo alcuni dei temi che abbiamo trattato con Alessandro Troncone, giornalista del “Il Resto del Carlino”, “Parlandodisport.it” e “Tuttoseried.com”.

Quali erano gli obiettivi dichiarati a inizio stagione?

L’obiettivo dichiarato era quello della salvezza. Dopo l’ennesima rivoluzione in sede di mercato il Carpi si aspettava un campionato di sofferenza, ma non certo così complicato. Si era partiti addirittura con Chezzi in panchina, un tecnico che mai aveva fatto la B, nemmeno la C. Le difficoltà erano state messe in preventivo, ma nessuno mai avrebbe pensato ad un ultimo posto a questo punto della stagione.

Cosa ci si aspettava da Mister Chezzi? E cosa  ora da Castori?

Da Chezzi ci si aspettava sicuramente nuove idee e nuova linfa. Il tecnico aveva sicuramente grande voglia ma ha dovuto fare i conti con qualcosa più grande di lui, ma così non è stato. Anche da Castori ci si aspettava qualcosa in più, soprattutto in fase difensiva, suo punto forte. Ha avuto parecchi infortuni e una buona dose di sfortuna. Ma lui è l’uomo dei miracoli, mai dire mai fino all’ultima partita.

Che voto daresti al girone d’andata del Carpi?

Il girone di ritorno è stato insufficiente e la rivoluzione nel mercato di gennaio lo dimostra: 17 punti al giro di boa sono un bottino troppo povero per puntare alla salvezza diretta, per questo merita un 5.

Il girone di ritorno non è iniziato nel migliore dei modi. Che cos’è che non va?

Il Carpi ha perso quello che era il suo punto forte per eccellenza, ovvero la solidità difensiva: 49 gol subiti, una media di quasi 2 a partita, significa partire quasi sempre in svantaggio e una squadra che deve salvarsi non può permetterselo. Inoltre manca un bomber, uno da doppia cifra. C’è da dire che gli episodi sfavorevoli (arbitrali e non solo) sono stati tanti, pare essere una stagione stregata.

Top&Flop: chi ti ha sorpreso e chi ti ha deluso?

Trovare una sorpresa non è facile ma sicuramente uno dei più positivi è Mamadou Coulibaly, 19enne senegalese in prestito dall’Udinese. Personalità, voglia di lottare ed emergere e uno dei pochi a mollare.

carpi spezia
sito ufficiale del Carpi

I flop sono invece tanti, da Pezzi e Arrighini, arrivati dal Cittadella e dai quali ci si aspettava molto di più, passando per i grandi senatori Concas e Pasciuti. Ma credo che il rimpianto più grande sia l’aver perso un talento come Zinedine Machach.

Ora il club biancorosso si trova all’ultimo posto. Come pensi finirà questa stagione?

In queste ultime 9 giornate il Carpi affronterà Crotone, Padova, Cremonese e Venezia in casa e avrà trasferte complicate a Benevento, Lecce e Livorno. Serviranno almeno 15 punti per piazzarsi in zona playout, ci vuole un miracolo sportivo. Sarà difficile, forse impossibile.

Quanto perde il Carpi senza Colombi?

Perde una delle poche certezze che aveva. Colombi è un leader silenzioso, una colonna del Carpi di questi ultimi anni. Anche per lui è stata una stagione disgraziata.

colombi

Come sta vivendo la tifoseria questo delicato momento?

Con un po’ di preoccupazione, soprattutto per il futuro. Girano diverse voci sul futuro della società in caso di retrocessione in serie C, vedremo cosa accadrà. Dopo un avvio un pò in sordina, i tifosi hanno risposto all’appello della società e nell’ultimo periodo il loro supporto si è fatto sentire, anche in maniera decisiva come nel caso della vittoria casalinga con lo Spezia. La piazza carpigiana non ha mai preteso cose fuori dal mondo, ma è sempre stata vicina alla squadra.

Qualche giorno fa alcune testate giornalistiche riportavano che il Carpi fosse intenzionato a far ricorso allo Spezia, così come hanno fatto Livorno e Benevento, per il tesseramento di Okereke. Cosa pensi che farà la società?

Si, è così. La società aveva dato mandato allo stesso avvocato che ha assistito il Livorno di presentare un esposto alla Procura Federale. Ovviamente si guarda con interesse gli sviluppi della vicenda, una possibile penalizzazione peserebbe molto in chiave salvezza. Non si andrà oltre però, la vera battaglia l’hanno condotta Livorno e Benevento, staremo a vedere quale sarà a decisione del Giudice Sportivo.

Parliamo delle altre dirette concorrenti. Chi pensi che rischi maggiormente la retrocessione? E chi, invece, pensi che si salverà tranquillamente?

Sicuramente Salernitana e Ascoli hanno un buon vantaggio e secondo me raggiungeranno la salvezza con una certa tranquillità. Un grande plauso al Cosenza per quello che ha saputo fare nel girone di ritorno. Braglia è un maestro e ce lo ha dimostrato anche questa volta. Vedo in grande difficoltà la Cremonese, ad oggi è quella che rischia di più in chiave playout. Cosmi darà una grande mano al Venezia, può farcela. Padova, Carpi e Cremonese sono le mie retrocesse, Crotone e Foggia si giocano i playout.

Aurora Levati