Il Napoli in trasferta ad Empoli festeggia le 100 partite di Zielinski in maglia azzurra, proprio quando ritorna nello stadio che lo ha consacrato agli occhi di Sarri e voluto poi al Napoli.

L’Empoli però non ha fatto emergere solo il giovane polacco. Hysaj, Mario Rui, Luperto e lo stesso Sarri, sono ex della scuola Empoli, confermata un po’ come un Napoli B per il suo gioco e mentalità. Involontariamente gli Azzurri hanno ricambiato il favore regalando 3 punti per la lotta salvezza.

Ad otto giornate dalla fine del Campionato, i ruoli son cambiati: la Napoli A è diventata la Napoli B. Entrati in campo con la divisa grigia, proprio come la serata dei partenopei.

Se gli Azzurri ormai da anni non hanno più da sfatare il tabù delle big, diventata essa stessa una delle grandi, gli uomini di Ancelotti ancora devono sfatare il tabù delle piccole.

All’andata contro l’Empoli sembrava che qualcosa fosse cambiato ma poi, vedendo questo ritorno disastroso e gli altri match contro le “piccole” disputati nel corso del campionato (persi o addirittura pareggiati),è ovvio che persiste ancora il problema.

Quinta sconfitta in campionato per il Napoli di Ancelotti

Dopo il poker rifilato in casa della Roma, i partenopei imparano un’altra lezione: bello vincere dopo il lavoro duro ma mai abbassare la guardia e staccare la spina.

Un calo di tensione che è stato deleterio per questa squadra

Sconfitta per 2-1.
Il gol azzurro è firmato proprio dall’ex Zielinski, con una ‘bimba’ da fuori area che non è bastata al Napoli per ritrovare cattiveria e affondare i toscani che, si sono dimostrati nettamente superiori.

Il gioco del Napoli paradossalmente è partito anche bene ma alla è sempre la stessa storia: crea ma non finalizza.

Il day after vede additare Milik come “un pacco”, Younes e Ounas scarsi, Callejon vecchio, Allan e Koulibaly da vendere per far entrare soldi nelle tasche della società…

Non è questo il momento di cercare colpevoli ma serve essere vicini alla squadra.

L’Arsenal è vicino

La scalata verso un successo stagionale è stata ed è ancora lunga e ripida.
Cadere quasi all’arrivo del picco di questo maestoso Everest sarebbe da stupidi quindi proprio da queste partite di campionato (finalizzate solo a mantenere il secondo posto) bisogna approfittarne per allenarsi a non staccare la spina che troppo spesso e facilmente viene a mancare.

Con l’Arsenal servirà massima concentrazione in entrambe le sfide, servirà testa, cattiveria e la proverbiale cazzimma.

Il posto Champions è salvo

Il secondo posto non è mai stato in bilico ma anche se il Napoli non dovesse vincerle tutte resta blindato.

Ma, quale sarà il messaggio arrivato in Inghilterra: l’Arsenal sottovaluterà il Ciuccio? 

 

Valentina Vittoria