E’ stata una domenica memorabile!

Uno stadio gremito, famiglie – tanti bambini e bambine-, cori, colori, bandiere sventolanti e la classica holà… insomma, una festa di sport che ha coinvolto tutti i presenti! Di quelle che mancano, di quelle che sono lonatani anni luce dagli spettacoli (in senso molto lato) che viviamo settimanalmente in tempi recenti… un salto nel tempo, una domenica per noi  romantici che credono che il calcio sia soprattutto un modo per stare insieme, un modo per ritrovarsi…

Uno stadio che diventa un teatro di festa dove al di là dei colori e di chi vince, si convive in modo pacifico e sereno… Uno stadio dove non esistono colori ma si è tutti uniti per fare la storia!

Tifosi viola in curva nord

Grazie Ragazze!

Sento di dire grazie alle donne del calcio, juventine e viola ma non solo… perchè ci credono, perchè vivono di passione non curanti bensì stimolate dalle difficoltà date dall’essere donne in un mondo maschile.

Grazie Juventus!

Perchè ha capito l’importanza di dover agire, dare un segnale, fare qualcosa di concreto e ha fatto sì che questa domenica potesse essere impressa nella mente di molti.

Grazie a chi crede nel calcio femminile!

Ero una bambina, erano gli anni ’80 e sognavo di fare la calciatrice: ero vista come una “strana”, oggi sarei considerata meno singolare!
Non mi piaceva giocare con le bambole ma preferivo giocare in cortile a calcio con i miei coetanei, tutti rigorosamente di sesso manschile; il più delle volte, in quanto donna, finivo sempre in porta, ma non mi importava, ero felice a sporcarmi le ginocchia e rinviare il pallone e, quando paravo e tutti mi abbracciavano, mi sentivo imbattibile!

Grazie quindi a tutte le donne che non hanno mai mollato, a tutte le famiglie che le hanno sostenute e a quanti non hanno voltato le spalle a chi, nonostante donna, ama questo sport.

La Juventus vince e ipoteca lo Scudetto

La prima frazione di gioco è molto tattica: le squadre sono attente e non concedono sbavature.
Nella ripresa la squadra viola è più aggressiva: due traverse negano la gioia alle gigliate.
La squadra di Cincotta, rispetto ai primi 45′ è più aggressiva e schiaccia la Juventus nella sua metà campo ma all’84, complice una disattenzione viola, Pedersen segna la rete del vantaggio che vale più di metà dello scudetto per le bianconere. 

LA CLASSIFICA VEDE LE BIANCONERE A +4 SULLA FIOENTINA e A +5 SULLE ROSSONERE; MANCANO 3 GARE ALLA FINE DEL CAMPIONATO.

Il campo di gioco ha sorriso alle bianconere ma il vero vincitore di giornata è il calcio femminile e il calcio sano. 

La squadra gigliata è stata la prima società a credere nel movimento, il club di Agnelli ha contribuito a lanciarlo: Allianz Stadium, record italiano

Circa 39mila gli spettatori, un record in Italia per il calcio femminile. A Torino si è segnata una data storica per il movimento rosa: battuti di gran lunga i 14.000 spettatori della semifinale di ritorno della UEFA Women’s Cup Bardolino Verona-Francoforte risalente alla stagione 2007/2008.

Segno che c’è ancora chi ha voglia di un calcio sano; segno che c’è chi NON considera questo sport esclusiva di un sesso; segno che c’è chi crede che un cambiamento è possibile, anzi lo vuole!

La sensazione ma ancor di più la speranza è che questa partita possa rappresentare un’ulteriore svolta nella storia del calcio femminile italiano.

… “Magari sempre!”

In Bocca al Lupo Cecilia!

L’unica nota negativa in questa domenica è l’infortunio occorso a Cecilia Salvai.

Il club bianconero ha reso noto che “dopo l’infortunio rimediato durante la gara con la Fiorentina Women’s, Salvai è stata sottoposta ad una risonanza magnetica al J|Medical che ha evidenziato una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. La giocatrice delle Juventus Women verrà sottoposta a intervento chirurgico nei prossimi giorni“.

La calciatrice sarà così costretta a saltare non soltanto il finale di stagione con la Juve, ma anche il Mondiale.

Che sia uno stimolo in più per le compagne!

Perchè la giornata di oggi ci ha insegnato che non esistono limiti là dove c’è cuore…

 

Caterina Autiero